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Disturbi alimentari. La Regione potenzia i servizi

Si sta lavorando alla costituzione di una rete di servizi che operi a più livelli in base al bisogno e alla complessità del disturbo, mettendo in relazione tutti i centri attivi in Piemonte. Lo ha spiegato l’assessore Saitta rispondendo a una interrogazione in Consiglio.

29 NOV - “La Giunta regionale, proseguendo il lavoro compiuto negli ultimi mesi, sta lavorando alla costituzione di una rete di servizi per i disturbi del comportamento alimentare, che operi a più livelli in base al bisogno e alla complessità del disturbo, mettendo in relazione tutti i centri attivi in Piemonte”. Lo ha sottolineato ieri pomeriggio l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale.

In Piemonte sono circa 3mila le persone che si rivolgono nel corso di un anno ai servizi specialistici regionali e oltre 1.000 sono quelle che si rivolgono ai Centri di riferimento della nostra regione, con un notevole aumento dei ragazzi coinvolti nella fascia 10-18 anni: nel solo 2016 sono state seguite dai servizi di Neuropsichiatria Infantile 226 ragazze (erano 100 in meno dieci anni prima).

In particolare, nella Regione è attivo alla Città della Salute il centro pilota per la cura dei disturbi del comportamento alimentare - presso la Struttura complessa a direzione universitaria di Psichiatria per i soggetti adulti e presso il Dipartimento di Neuropsichiatria infantile per l’età evolutiva - che svolge attività in regime ambulatoriale, di day-hospital e di degenza. Inoltre al Sant’Anna è operativo il Centro Amenorree e alle Molinette le strutture complesse di Dietetica e Nutrizione clinica e di Psichiatria operano in sinergia.

All’ospedale di Lanzo c’è un centro di primo livello in grado di accogliere, fare diagnosi e prendere in carico paziente e famiglia, in collaborazione con le associazioni dei familiari. “Durante la scorsa estate l’Asl To4, d’intesa con la Giunta regionale – ha precisato l’assessore Saitta – ha deciso di rafforzare ulteriormente la struttura in virtù della buona qualità del lavoro svolto. Sono state confermate le due psicologhe in servizio, aumentate le ore di nutrizionistica e di dietistica, e coperte le ore di psichiatria rimaste vacanti”.

A Cuneo, infine, c’è un centro diurno con attività dedicata, che opera nell’ambito del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Cn1.

29 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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