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Ospedale di Biella, 3 anni dopo. I risultati di attività e i nuovi volti dell’assistenza

Tecniche chirurgiche innovative, più servizi specialistici per far crescere l’attrazione verso l’ospedale e soluzioni green per generare risparmi. Visita del presidente Sergio Chiamparino e dell'Assessore alla sanità Antonio Saitta.

01 FEB - È la sintesi di un percorso iniziato l’1 Maggio 2015 con l’obiettivo di valorizzare il nuovo ospedale di Biella. Il direttore generale dell’Asl BI Gianni Bonelli apre così la conferenza stampa che presenta l’Ospedale di Biella 3 anni dopo. Un incontro a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e l’assessore alla Sanità Antonio Saitta dopo aver visitato l’hospice gestito dalla LILT, il laboratorio di biologia molecolare del Fondo Edo ed Elvo Tempia e la Casa della Salute di Biella.

Una struttura, quella dell’Asl BI, inaugurata nel 2014 e costata 190 milioni di euro: con un contributo statale di 74,1 milioni, 58,9 milioni investiti dalla Regione Piemonte e 57 provenienti da altri fondi, tra cui 20 milioni Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e oltre 1 Milione Associazione Amici Ospedale di Biella.

“La domanda che ci siamo posti – afferma Bonelli – è stata: Perché questo ospedale deve crescere? Siamo partiti dalla convinzione che per far crescere l’ospedale fosse necessario pianificare una strategia: l’abbiamo chiamata Successi confrontandola con i nostri interlocutori principali perché vi fosse fin dall’inizio piena condivisione. Successiè un acronimo che abbiamo ritenuto di buon auspicio: per ogni lettera un’area di lavoro su cui intervenire. L’ospedale aveva il dovere di crescere perché utilizzare a pieno le risorse tecnologiche e strutturali disponibili ha rappresentato un atto di responsabilità; così come al tempo stesso era importante rimanere in equilibrio, bilanciando i costi più alti che il nuovo ospedale ha portato con sé”.

Una spesa di 12 milioni in più all’anno derivante da servizi di pulizia, vigilanza, riscaldamento, manutenzioni, infrastrutture di rete. Dai 48.289 mq del vecchio ai 127.815 mq del nuovo: un cambiamento importante che ha indotto a ricercare soluzioni che potessero generare risparmio. Efficace la scelta di adottare soluzione green, con la sostituzione di 23.489 lampadine, un impianto di trigenerazione e l’installazione di pannelli fotovoltaici per 1.841,63 mq. Azioni, quelle portate avanti, che hanno compreso non solo l’energia, ma anche la manutenzione, i sistemi informativi e la centralizzazione di alcuni servizi del territorio in ospedale generando nel complesso un risparmio di 5 milioni di euro l’anno.

Sfruttare al meglio le potenzialità dell’ospedale ha significato per noi puntare a sviluppare attività chirurgiche e ambulatoriali inesplorate in passato: ciò ha determinato tra il 2013 e il 2017 che 2447 biellesi in meno hanno scelto di curarsi presso altri ospedali con un +17,4 % di ricoveri provenienti da altre province. Attrazione, dunque, che è cresciuta   progressivamente negli ultimi tre anni: oltre 8 biellesi su 10 scelgono Biella per visite specialistiche. Maggiore specializzazione e interventi più all’avanguardia non è equivalso a una maggiore ospedalizzazione: al contrario abbiamo registrato tra il 2013 e il 2017 un decremento del tasso di ospedalizzazione di – 7,7% rispetto a una media nazionale di -5,6%.   

L’Asl di Biella è diventata in questi anni il luogo di lavoro per molti giovani professionisti: 117 nuovi assunti solo nel 2017: tra cui 32 medici, 68 infermieri, 9 oss. 33 anni è l’età media delle nostre new entry, provenienti da 47 province italiane diverse.  

7 Case della salute attivate; 4 ambulatori infermieristici con personale specializzato ai percorsi di dimissione complessi. 4000 pazienti che nel 2017 hanno ricevuto cure, farmaci e medicazioni a domicilio. Oltre 14000 questionari somministrati tra reparti, ambulatori e territorio con una risposta di soddisfazione verso il personale del 97%. Il 55 % dei nostri dipendenti ha scelto di partecipare a un’indagine di clima; una percentuale superiore rispetto alla media regionale che si attesta sul 19,8%. Dagli aspetti esaminati emerge che sul benessere organizzativo il punteggio medio riscontrato è migliore rispetto alla media nazionale ANAC (+7%).

Per abbattere le liste d’attesa l’Asl di Biella ha puntato anche sulle sinergie con altri ospedali: 39 interventi ortopedici già eseguiti su pazienti torinesi grazie alla convenzione con Città della Salute e della Scienza, 30 sulla colonna vertebrale con il Maggiore di Novara.

01 febbraio 2018
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