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Torino. Ricostruzione totale di pene alle Molinette: presto il paziente potrà riavere una vita sessuale

L’organo era stato asportato per un tumore infiltrante. L’intervento, dalla durata di due ore, è stato eseguito utilizzando lembi cutanei prelevati dall’avambraccio. A breve si procederà all’impianto di una protesi idraulica che restituirà al paziente la possibilità di avere una vita sessuale attiva

30 MAG - Presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino è stato ricostruito totalmente il pene di un paziente a cui l’organo era stato amputato a causa di un tumore. 

Il paziente, 45 anni, cinque anni fa si accorge della presenza di una piccola neoformazione sul glande, a cui tuttavia non dà molta importanza. Trascorrono i mesi e la lesione diventa sempre più grande, motivo per cui, spinto dalla sua compagna, combatte la timidezza e si reca in visita dall’urologo. 

La lesione risulta essere un tumore infiltrante del pene che richiede un intervento altamente demolitivo che consiste nell’asportazione della quasi totalità del pene e dei linfonodi inguinali. Il trattamento viene completato con un ciclo di chemioterapia. 

A 5 anni di distanza, il paziente è considerato guarito dal tumore. Si rivolge quindi alla Clinica Urologica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Qui è stato sottoposto a un delicatissimo intervento di ricostruzione totale del pene con un lembo microrchirugico prelevato dall’avambraccio sinistro. L’intervento, della durata di circa 8 ore, è stato eseguito dall’équipe ricostruttiva genitale del professor Paolo Gontero (Marco Falcone e Massimiliano Timpano) e dal microchirurgo (Davide Ciclamini).

“A distanza di 2 mesi dall’intervento possiamo dichiararci soddisfatti per la riuscita dell’intervento che ha restituito al paziente la sua mascolinità”, ha dichiarato Gontero. “Ora siamo in attesa, tra alcuni mesi, di impiantare una protesi idraulica del pene che restituirà al paziente la possibilità di avere nuovamente una vita sessuale attiva. Il tumore del pene é un evento raro, ma che può causare delle menomazioni pesantissime nei pazienti, soprattutto quelli colpiti in giovane età. Il trattamento deve essere dunque integrato, finalizzato in primis a guarire il tumore, ma con l’obiettivo non meno importante di ricostruire in un secondo tempo le mutilazioni genitali derivate dai necessari trattamenti demolitivi”, ha concluso Gontero.
 
Questo caso clinico sarà uno dei temi che verrà affrontato nel corso del Meeting internazionale di Chirurgia genitale, ricostruttiva e robotica, che l’équipe andrologica dell’Urologia universitaria dell'ospedale Molinette organizzerà il 31 maggio e l'1 giugno, presso l'Aula Magna dell'ospedale Molinette e che vedrà esperti di fama mondiale intervenire con l’esecuzione di interventi in diretta di ricostruzione di complesse anomalie dei genitali e dell’uretra. 

Tutti gli interventi saranno in diretta streaming. 

30 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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