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Asl di Biella. Nursing Up: “Da 7 anni infermieri coordinatori senza concorso e senza indennità”

A oggi, secondo quanto riferito dal sindacato, ci sono ben 14 i coordinatori che sono stati solo “incaricati”, per altro anche con “seri dubbi sulla trasparenza della procedura”. Una situazione che il Nursing Up chiede venga subito risolta. “È imperativo che l’Asl vi ponga rimedio, ripristinando l’indennità di funzione e lanciando un bando di concorso per fare sì che i coordinatori possano essere assunti in tale funzione”.

21 DIC - L’Asl di Biella, da sette anni, nomina coordinatori, siano essi infermieri, tecnici od ostetriche, senza aver bandito alcun concorso. A denunciarlo è il Nursing Up Piemonte evidenziando come, in questo modo, questi professionisti siano lasciati “nella più totale precarietà che rende ancora più difficile la loro funzione”. La Asl, inoltre, non riconoscerebbe da tempo l’indennità per l’incarico di coordinamento, “destinando lo stipendio base a chi svolge nei reparti questa funzione che comporta grandi responsabilità”.
 
Si tratta di una situazione che il Nursing Up chiede venga subito risolta. “È imperativo che l’Asl vi ponga rimedio, ripristinando l’indennità di funzione e lanciando un bando di concorso per fare sì che i coordinatori possano essere assunti in tale funzione”.

Il segretario regionale del Nursing Up, Claudio Delli Carri, sottolinea la necessità immediata di ripristinare la giusta indennità e di indire un bando per i nuovi coordinatori.

“A oggi – spiega Delli Carri – ci sono ben 14 i coordinatori che sono stati solo “incaricati”, per altro anche con seri dubbi sulla trasparenza della procedura visto che si tratta di provvedimenti sulle singole persone di cui non si conoscono i criteri decisionali, che svolgono il loro ruolo in una situazione difficile, molto difficile. Perché il loro è un incarico di funzione con significative responsabilità, svolto in reparti con realtà variegate e ad alta intensità e complessità, dove è necessario prendere delle decisioni importanti, che la loro condizione precaria rende ancor più complesse da prendere”.

In più, “a tutti i coordinatori, è stata tolta una parte d’indennità che è prevista per quell’incarico di funzione. Tale indennità non viene riconosciuta né a coloro che sono stati solo nominati, né a coloro che svolgono l’incarico di funzione da coordinatore dopo essere stati assunti con l’ultimo bando realizzato ormai diversi anni fa. Un fatto inaudito, per il quale pretendiamo immediate spiegazioni dall’Asl”, afferma il sindacalista.

La richiesta del Nursing Up è che “entro il 2019 venga indetto un nuovo bando per i coordinatori. Professionisti che oggi svolgono la funzione avendone i titoli, infatti si tratta di infermieri, tecnici o ostetriche, che hanno fatto master e specializzazioni e che sono ampiamente formati, ma che non sono inquadrati correttamente. Si tratta di un grave problema che va risolto senza indugio”.

21 dicembre 2018
© Riproduzione riservata

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