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Cultura e salute. La generosità delle “Vitamine Jazz” all’ospedale Sant’Anna di Torino

Parte del progetto “Vitamine musicali” dedicato alle donne, il più ampio e longevo programma al mondo di esecuzioni dal vivo realizzate in un ospedale a titolo gratuito, per alleviare le cure chemioterapiche, per dare il benvenuto alla vita nei reparti di maternità o semplicemente per cambiare la qualità dei tempi d’attesa, raggiunge le 100 esecuzioni in 18 mesi.

18 MAR - "Mobilitazione senza precedenti degli artisti torinesi a favore dell'ospedale Sant'Anna della Città della Salute di Torino. Raggiunti in 18 mesi 100 appuntamenti delle “Vitamine Jazz”, rassegna parte del progetto “Vitamine musicali”, il più ampio e longevo programma al mondo di esecuzioni dal vivo realizzate in un ospedale (oltre 265 incontri dal 2016), varato all’ospedale S. Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, in collaborazione con l’AVO-Associazione Volontari Ospedalieri".  È quanto si legge in una nota della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus.
 
"Oltre 200 generosi artisti si sono esibiti, in alleanza della cura, presso il day hospital oncologico durante le cure chemioterapiche, hanno dato il benvenuto alla vita nei reparti maternità e cambiato il tempo dell’attesa nelle sale d’aspetto. Un’operazione richiesta dal personale sanitario, alla quale gli artisti hanno risposto generosamente.

"La chiamata di Raimondo Cesa - regista teatrale ed esperto in arti performative - rivolta nell’estate 2017 alla Comunità degli Artisti Jazz di Torino di esibirsi all’ospedale Sant'Anna - spiega la nota - si è tradotta in una straordinaria gara di solidarietà".
 
"Il 20 marzo, nell’Aula Dellepiane del Presidio ospedaliero Sant'Anna - via Ventimiglia 3 Torino, si celebra il 100° appuntamento delle 'Vitamine Jazz', che con il coinvolgimento di oltre 150 artisti sta generando una adesione valoriale con una mobilitazione collettiva, a titolo gratuito, senza precedenti.
Le più diverse compagini, composte da musicisti di fama internazionale, sono scese in campo su richiesta del personale, per accompagnare le donne durante le chemioterapie, cambiare la percezione del tempo dell’attesa nelle aree ambulatoriali, dare il benvenuto alle nuove vite".

"L’ospedale si rivela una 'grande scuola di empatia' e gli appuntamenti, presentati in un programma reso pubblico ogni mese sul sito della Fondazione e nei reparti, sono attesi da pubblico, personale e dagli stessi musicisti, come momenti di arricchimento per tutti".
 
“Le note rimangono nell’aria, cambiano i paesaggi mentali e relazionali”, “la paziente con patologie oncologiche ritrova il suo essere persona, si risvegliano risorse interne”, “la musica dà significato a ciò che pare non averne, dà espressione all’inesprimibile” come emerge dai focus group di valutazione dell’impatto, condotti dall’Università Iulm, con il personale impegnato nel compito di “prendersi cura dell’altro”.

"La rassegna - si legge nella nota - fa parte del più ampio e longevo programma di musica dal vivo mai realizzato a livello internazionale in un ospedale: le 'Vitamine musicali', ideate nel 2016 dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna al Sant'Anna, che coinvolgendo oltre 13 istituzioni culturali veleggiano intorno ai 270 incontri. Il progetto è parte dell’inedita piattaforma di ricerca - azione sulla relazione virtuosa tra 'Cultura e Salute', varata dall’Ente dai suoi esordi, agli inizi degli anni 2000, in cui si confrontano istituzioni culturali e cognitive, medici, esperti nelle scienze sociali, economisti della cultura che porta in ospedale esperienze pilota esportabili in altri contesti".
 
"Le nuove frontiere della ricerca scientifica - spiega la nota - continuano ad approfondire le potenzialità degli effetti del suono sull’organismo, dimostrando che la musica è anche in grado di stimolare la produzione di endorfine (gli ormoni del 'buon umore') ed il sistema immunitario".

“Siamo orgogliosi di questo traguardo delle 100 Vitamine Jazz all’insegna dell’umanizzazione delle cure e dell’ospedale. Nell’ottica della presa in carico delle pazienti, non solo dal punto di vista medico sanitario, ma soprattutto dal punto di vista della persona a 360°” afferma il dott. Silvio Falco, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. “Questo progetto vuole essere a sostegno delle donne, affinché la loro quotidianità in ospedale non si trasformi in isolamento, ma soprattutto diventi un sostegno. Ringraziamo tutti gli artisti, la Fondazione e tutte le Istituzioni che hanno permesso questa iniziativa senza precedenti in Italia”.
 
“L’arte ha indubbiamente la capacità di rendere gli spazi pubblici ambienti di vita più vicini e accoglienti per tutti noi.” dichiara il prof. Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino. “Il progetto “Vitamine Jazz” promosso all'Ospedale S. Anna, eccellenza europea per ricerca e cura per la ginecologia e l'ostetricia, dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna, raggiunge oggi un traguardo straordinario, non solo per il numero delle esecuzioni musicali e la grande partecipazione di artisti, ma anche perché dimostra che un ambiente artisticamente e culturalmente stimolante interviene sul miglioramento del percorso di accoglienza e cura. Un contributo essenziale al futuro della medicina universitaria, che rientra a pieno titolo negli obiettivi strategici di responsabilità sociale nei confronti dei territori nei quali l’Ateneo opera".
 
"Questo progetto - conferma la dott.ssa Grace Rabacchi - Direttore sanitario del Presidio ospedaliero S. Anna - rappresenta un valido esempio di buona prassi per l'obiettivo di umanizzazione delle cure nel nostro Ospedale Ostetrico-Ginecologico".

“L’Arte, come dimostrano le Vitamine musicali ed innumerevoli evidenze cliniche, è un alleato al percorso di cura” afferma la professoressa Chiara Benedetto, presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna e Direttore della Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria, Presidio ospedaliero Sant'Anna. “Siamo riconoscenti agli artisti, alle Istituzioni che rappresentano, agli organizzatori che hanno sposato la missione del nostro Ente che da dieci anni lavora a fianco dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria per supportare la ricerca, l’adozione di tecnologie sempre più avanzate, la formazione dei professionisti e per far sì che cure ed ambienti rispondano sempre più e sempre meglio ai desideri ed alle aspettative delle pazienti e delle loro famiglie".
 
"I risultati di un lavoro collettivo - aggiunge la presidente -, che unisce Scienza ed Arte, sono leggibili in ospedale ed hanno ispirato altre realtà”.
Oggi l’ospedale Sant'Anna, ambiente multiculturale per definizione, con i nuovi ambienti ristrutturati in dialogo con l’Arte, le performance musicali e la collaborazione con Abbonamento musei, è una carta d’identità della Torino della Cultura che pensa alla qualità della vita delle persone.
 
Alla vigilia del Festival Jazz (il cui Direttore artistico Diego Borotti, anche lui protagonista di una 'Vitamina Jazz', sarà presente in Aula Dellepiane) la programmazione in ospedale è in continuo divenire. I musicisti ritornano, portano amici in un passaparola. “La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare è condivisione continua. Dall'interazione tra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni”, afferma con orgoglio Raimondo Cesa, che cura la rassegna e presidia ogni incontro nel quale è frequente vedere le pazienti unirsi nel canto, leggere lo stupore sul volto dei bambini.
 
“E’ arrivato al Sant'Anna, a favore delle donne, il grande patrimonio della tradizione jazzistica del territorio, di umanità, che proviene dal dialogo di molte culture che creano l’inedito. Composizioni originali ed improvvisazioni - prosegue Borotti -, nelle quali le sonorità jazzistiche si alternano ad atmosfere mediterranee e sudamericane, portano le menti verso altri immaginari, fuori dalle mura ospedaliere. Assistiamo ad una invasione pacifica di artisti che con il loro contributo confermano l’importanza di questa musica nella storia culturale della nostra città”.
 
"Il Trio di Janeiro con la voce di Sabrina Mogentale, Fabrizio Forte alla chitarra e Maurizio Murgia alle percussioni - conclude la nota - sarà il protagonista della centesima Vitamina nei reparti dell’ospedale. A loro si uniranno in una Jam session in Aula Magna tanti altri Jazzisti in rappresentanza della feconda produzione creativa torinese che è approdata nel più grande ospedale d’Europa dedicato alle Donne". 

18 marzo 2019
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