Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Piemonte
segui quotidianosanita.it

Parto in ipnosi. La nuota tecnica disponibile dal prossimo autunno al Maurizio di Torino

A conclusione di un percorso formativo aziendale presso la scuola Ipnomed, alcune ostetriche offriranno nell'ambito dei corsi di accompagnamento alla nascita la possibilità di apprendere la tecnica dell'autoipnosi per il controllo del dolore in travaglio di parto.

27 AGO - Dal prossimo autunno arriva il parto in ipnosi presso l'Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Mauriziano di Torino (diretta dalla professoressa Nicoletta Biglia). A conclusione di un percorso formativo aziendale presso la scuola Ipnomed, alcune ostetriche (Antonella Padalino e Marina Frola, con la coordinatrice ostetrica Ilaria Bori) offriranno nell'ambito dei corsi di accompagnamento alla nascita la possibilità di apprendere la tecnica dell'autoipnosi per il controllo del dolore in travaglio di parto.

“Il parto in ipnosi - riferisce la Città della Salute in una nota - è salito all'onore delle cronache dopo i lieti eventi nella Casa reale inglese, perché pare che Kate e Meghan apprezzino molto l'approccio dolce al parto con ipnosi. Si tratta di una metodica basata su respiro e rilassamento, che dà autocontrollo e riduce il dolore in sala parto. Può essere un'alternativa all'epidurale. In ipnosi é addirittura possibile dimezzare la durata del travaglio rispetto alla media. Alcuni studi hanno rivelato che ne beneficia anche il nascituro, perché durante il rilassamento profondo dell'ipnosi sono maggiori l'afflusso di sangue alla placenta e l'ossigenazione fetale. Insomma una tecnica per aiutare la donna a gestire il parto ed il travaglio in serenità ed autonomia”.
 
L'ipnosi medica, si evidenzia nella nota, non ha nulla a che vedere con cosa ci hanno abituato a vedere in TV. “E' importante sottolineare che nessun individuo, in stato ipnotico, può essere costretto a fare nulla contro la propria volontà”.

La Città della Salute spiega inoltre che non tutta la popolazione è ipnotizzabile: circa il 60% risponde positivamente, il 20% può raggiungere uno stato ipnotico così profondo da poter subire addirittura un intervento chirurgico senza l’utilizzo di tecniche anestesiologiche, mentre il restante 20% non è recettivo alle tecniche ipnotiche.

"L’autoipnosi - conclude la nota - è la gestione consapevole e volontaria di risorse che, benché straordinarie, appartengono alla nostra mente ed al nostro corpo, rappresenta una condizione di potenziamento della persona rendendola più efficiente e performante del solito. E' necessario essere addestrati da un professionista sanitario che conosca la tecnica specifica per poterla riprodurre ogni volta che se ne presenta la necessità”.

27 agosto 2019
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Piemonte

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy