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Covid. Omceo Torino chiede  lockdown immediato

Dopo l’Anaao, anche l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino interviene per sollecitare l'adozione della misura più drastica: il lockdown. “Siamo pienamente consapevoli delle conseguenze economiche, sociali e psicologiche. Tuttavia, la situazione è ora talmente grave che è in gioco la stessa tenuta del sistema sanitario. Chiediamo al Governo di mettere in atto tutte le forme di aiuto e sostegno possibili”.

02 NOV - L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino chiede alla Regione ritiene sia assolutamente necessaria “l’istituzione immediata di un nuovo lockdown, a causa dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria in corso”. Lo fa “a fronte delle numerosissime richieste e segnalazioni arrivate nelle ultime ore da medici ospedalieri e da medici di medicina generale”, spiega in una nota.

“Siamo pienamente consapevoli delle conseguenze economiche, sociali e psicologiche che può provocare per tutte le persone un nuovo lockdown - sottolinea il presidente dell’Ordine Guido Giustetto -. Si tratta di un provvedimento che causa enormi disagi e che, pertanto, rappresenta davvero una soluzione estrema, per cui chiediamo al Governo di mettere in atto tutte le forme di aiuto e sostegno possibili. Tuttavia, la situazione è ora talmente grave che è in gioco la stessa tenuta del sistema sanitario, che altrimenti non sarà più in grado di provvedere alla salute dei cittadini”.

L’Omceo Torino parla di stime che evidenziano come, “se l’aumento dei contagi e dei ricoveri dovesse continuare secondo il trend attuale, gli ospedali piemontesi potranno reggere ancora per pochi giorni, poi inizieranno a mancare posti letto a disposizione e personale sanitario sufficiente. Allo stesso tempo non ci potrà essere più alcun supporto da parte della medicina territoriale: già ora i medici di famiglia denunciano l’impossibilità di far fronte alle richieste dei pazienti, mentre il sistema di tracciamento dei casi appare ormai completamente saltato. Il rischio, di questo passo, è che il sistema sanitario non soltanto non sia più in grado di occuparsi dei pazienti Covid, ma nemmeno di prestare le cure ai cittadini colpiti da altre patologie riuscendo, con grande sforzo, a garantire solamente le terapie salva-vita”.

Per l’Omceo “occorre dunque scongiurare assolutamente questo scenario, adottando subito un provvedimento drastico, in grado di limitare in modo efficace la crescita dei contagi”.

02 novembre 2020
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