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Ostetricia a domicilio. L’iniziativa della dell’ospedale Santa Croce di Moncalieri contro il Covid

Le neo mamme restano in ospedale 48 ore. Poi, sia che siano positive, sia che non lo siano, vengono mandate a casa e seguite direttamente presso l’abitazione. L’obiettivo è “da un lato evitare che si creino possibilità di contagio nei reparti e, dall’altro permettere un recupero più rapido alle neomamme nelle loro case garantendo un’assistenza continuativa”, spiega il direttore della Struttura Pierluigi Montironi.

30 NOV - Il Covid-19 si combatte anche con l’ostetrica che ti cura e ti assiste a domicilio. E’ questa l’iniziativa intrapresa dalla struttura di Ostetricia e Ginecologia del Santa Croce di Moncalieri. A spiegarlo, in una nota, è il direttore della Struttura Pierluigi Montironi: “Una iniziativa che nasce da un lato per evitare che si creino possibilità di contagio nei reparti e, dall’altro, quello di permettere un recupero più rapido alle neomamme nelle loro case. Si tratta di raccomandazioni della società scientifica Aogoi e dell’Oms – conclude Montironi – è un’esperienza maturata negli anni ma attuata con il Covid -19”.

Patrizia Marongiu è l’anima del reparto. Storica capo ostetrica di un gruppo di ragazze straordinarie, mette a disposizione tempo in più e la sua auto, per permettere alle ostetriche l’assistenza domiciliare delle mamme. “Le mamme – spiega – restano da noi in reparto 48 ore e, sia che siano positive, sia che non lo siano, vengono mandate a casa e seguite direttamente presso l’abitazione. Con le nostre ostetriche cerchiamo di favorire un’assistenza continuativo e potenziare le competenze della famiglia nell’accudimento del neonato attraverso l’informazione, l’educazione e un supporto personalizzato. Incoraggiamo l’allattamento al seno e il sostegno sociale ed emotivo che nella fase pandemica ha attraversato momenti critici. Con il nostro servizio vorremmo altresì evitare accesi impropri in pronto soccorso”.

Un’iniziativa molto gradita per un reparto che è sempre stato un fiore all’occhiello del Santa Croce. Oltre 900 i parti in questo 2020 nonostante la pandemia e un servizio sul territorio in accordo con i medici di base consolidato e sempre molto attivo.

Dal punto di vista Covid, il 10% delle puerpere ha avuto un riscontro di positività nel corso della gravidanza. “Un paio di queste - spiega la nota - con sintomi trasmessi poi ai neonati ma tutto finito bene. Il tutto gestito con canali adeguati e dedicati, nella massima sicurezza per tutti”.

“L’iniziativa intrapresa della struttura di ostetricia dà il senso di appartenenza all’azienda – ha detto il Direttore generale dell’Asl TO5, Massimo Uberti -. Una risorsa di grande significato soprattutto in momenti complicati come questi. Ma è proprio nelle difficoltà che alcuni di noi sanno trarre e dare il meglio. Ritengo che questo sia proprio un esempio concreto delle tante esperienze positive e negative di esperienza positiva messa in atto durante questa terribile pandemia questa pandemia ci ha insegnato”.

30 novembre 2020
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