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Pa Bolzano. Assistenza transfrontaliera. Da giunta un ddl ‘flessibile’ per i pazienti altoatesini

Flessibilità nel disciplinare la mobilità transfrontaliera dei pazienti altoatesini, possibilità di rimborso retroattivo al 25 ottobre 2013 della prestazione sanitaria sostenuta all'estero: sono i contenuti principali del provvedimento approvato dalla Giunta provinciale in applicazione della direttiva UE e del decreto nazionale sulla mobilità transfrontaliera del paziente.

25 MAR - L'entrata in vigore della direttiva europea sulla libera circolazione dei pazienti all'interno della UE risale al 25 ottobre scorso, ma il provvedimento che sancisce il diritto dei cittadini europei ad avvalersi dei diversi sistemi sanitari dei Paesi europei, godendo in forma diretta delle stesse prestazioni sanitarie garantite dagli Stati di appartenenza, è stato recepito a livello nazionale con decreto governativo lo scorso 28 febbraio.
 
Oggi la Giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che allenta un'applicazione restrittiva della nuova normativa: "Considerato che l'Alto Adige è tanto una realtà di confine quanto un'area che presenta particolarità linguistiche, la Giunta intende garantire la mobilità transfrontaliera del paziente anche nei casi di prestazione sanitaria eventualmente garantita sul territorio nazionale in modo adeguato e in tempi giustificabili dal punto di vista clinico", ha spiegato l'assessore Martha Stocker. Rimane ovviamente richiesta l'autorizzazione preventiva del medico con relativa prescrizione. "Con il ddl la Provincia si muove comunque all'interno delle direttive UE", ha ricordato Martha Stocker.
 
La Giunta ha inoltre previsto una norma transitoria che prevede il rimborso della prestazione sanitaria all'estero per quei pazienti che ne abbiano beneficiato fra il 25 ottobre 2013 e la data di entrata in vigore della normativa nazionale. La direttiva europea riguarda tutti i trattamenti non acuti e quelli programmabili e si applica ai servizi forniti da strutture pubbliche e private di 28 Paesi UE. Hanno diritto al rimborso tutti i cittadini residenti in Alto Adige che siano in possesso di una prescrizione della prestazione da parte del medico che opera in provincia di Bolzano. Riguardo all'entità della cifra riconosciuta al paziente che decide di farsi curare all'estero, l'Azienda sanitaria altoatesina si baserà sul tariffario standard delle prestazioni in vigore in Alto Adige.

25 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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