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Bolzano. Azienda sanitaria Alto Adige, arginato l’aumento dei costi. “Ma una Riforma è necessaria”

I vertici dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige hanno incontrato i dirigenti per discutere i problemi di bilancio. Lo sforamento previsto per il 2015 si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Il dg Schael: “Per essere in grado di coprire il nostro fabbisogno economico dei prossimi anni abbiamo la necessità di applicare delle misure strutturali o, in alternativa, di ottenere un aumento di quanto assegnato dalla Provincia autonoma di Bolzano”.

06 NOV - “Un confronto dedicato alla pianificazione è uno strumento molto valido per monitorare l’evoluzione economica di un’azienda. Tale strumento, nel corso dell’ultimo anno, si è rivelato vantaggioso anche per l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige (Asaa)”. È con queste parole che l’azienda esordisce per fare il punto sull’incontro svolto ieri tra i vertici dell’Asaa e alcuni dirigenti per fare il punto della situazione. Secondo i calcoli dell’azienda, dovrebbe aggirarsi intorno ai 3,7 milioni la spesa oltre i costi preventivati sostenuta nel terzo trimestre 2015. “Ciò è dovuto anche alla straordinaria crescita dei prezzi nel settore dei presidi sanitari nonché in quelli dell’assistenza farmacologica e dell’elisoccorso”, spiega l’Aass, secondo cui entro la fine dell’anno lo sforamento è destinato a raggiungere una quota di circa 5 milioni di euro.

“Questa è la cattiva notizia”, ha spiegato il Direttore generale dell’Azienda sanitaria Thomas Schael. “Quella buona è invece che, in materia di aumento dei costi, nel primo semestre siamo stati in grado di frenare la tendenza al rialzo. Negli ultimi mesi abbiamo dato diversi ‘giri di vite’, vale a dire che abbiamo osservato certe situazioni ancora più da vicino riuscendo a ridurre sensibilmente i costi”. Purtroppo però questo non basta: ”Per essere in grado di coprire il nostro fabbisogno economico dei prossimi anni abbiamo la necessità di applicare delle misure strutturali o – in alternativa – di ottenere un aumento di quanto assegnato dalla Provincia autonoma di Bolzano”.

“Già ora – spiega l’Azienda -, i due terzi di tutte le risorse economiche riservate al settore sanitaria finiscono nelle cure erogate ai malati cronici. In futuro il loro numero è destinato ad aumentare. A questo vanno aggiunti i costi per nuove terapie e farmaci. Infine, non va dimenticato anche l’aspetto delle necessarie innovazioni in campo sanitario, soprattutto nel settore dell’informatica”. “In questo contesto”, spiega il Direttore generale Thomas Schael, “è chiaro che abbiamo bisogno o di riforme strutturali, che come azienda ci permettano di sbloccare le risorse ed essere pronti per affrontare le sfide, oppure di ottenere ulteriori finanziamenti da parte della Provincia.”

Secondo l’Azienda, questo risultato è “chiaramente visibile” anche mettendo a confronto la spesa pro capite per l’assistenza sanitaria rilevata in Italia con quella dell’Alto Adige. “Nel 2014, nella nostra Provincia la somma era pari a 2.254 euro contro i 1.849 euro del resto d’Italia. Le due ‘curve di spesa’, negli ultimi anni, stanno sempre più convergendo”. “Se desideriamo tutelarci e, quindi, mantenere un elevato livello di assistenza sanitaria in Alto Adige”, conclude il Direttore generale Schael, “non abbiamo altra scelta che continuare ad investire. A meno che i cambiamenti strutturali non vengano implementati, vale a dire: se la Riforma del Servizio Sanitario dell’Alto Adige non venisse portata avanti, per l’anno 2016 l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige necessiterebbe di un ulteriore finanziamento, come avvenuto nel 2015”.

 

06 novembre 2015
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