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PA Bolzano. Malattie croniche, assorbono il 79% della risorse della sanità

I malati cronici nella Provincia rappresentano il 32% della popolazione, quota in costante aumento a causa dell’andamento demografico. Il 59% della spesa destinata ai malati cronici si riferisce ai ricoveri ospedalieri. I dati illustrati dall'assessore Stocker in occasione della presentazione della Relazione sanitaria 2015.

01 LUG - È stata incentrata sui dati riguardanti il cambiamento demografico e le sue ripercussioni sulla sanità altoatesina la conferenza stampa di presentazione della “Relazione sanitaria 2015” tenuta questa mattina dall'assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, e da Carla Melani, coordinatrice dell'Osservatorio epidemiologico provinciale.

Dai dati, spiega una nota dell'ufficio stampa della Giunta provinciale, emerge infatti che i malati cronici, nella PA di Bolzano, sono pari al 32% della popolazione, i diabetici sono circa il 4%, gli ipertesi il 15%, le malattie respiratorie riguardano il 4% degli abitanti ed i tumori sono attestati al 5%. Stocker ha quindi posto l’accento sul costo economico dei malati cronici nell’ambito dell’assistenza sanitaria provinciale: assorbono infatti, secondo i dati presentati oggi, “circa il 79% delle risorse destinate alla sanità. Il 59% della spesa destinata ai malati cronici si riferisce ai ricoveri ospedalieri”. E i dati preoccupano anche perché il numero dei malati cronici, è stato evidenziato, è in costante aumento a causa dell’andamento demografico. “Il cambiamento nella struttura della popolazione a seguito dell’andamento demografico è evidenziato, ad esempio, dal fatto che mentre nel 1931 la percentuale della popolazione al di sopra dei 65 anni era del 6% oggi tale percentuale è del 20% e nel 2045 è destinata a raggiungere il 30%”. La speranza di vita in Alto Adige per le donne è attestata ad 85,6 anni mentre per gli uomini è di 80,9 anni”.

“L’alta aspettativa di vita esistente in Alto Adige è stata raggiunta - secondo l’assessore Stocker - grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione promosse dalla Provincia nel campo della prevenzione sanitaria, dalla promozione della salute e dall’attività fisica così diffusa tra la popolazione”.

Dalla Relazione emerge poi che nel corso del 2015 sono state emesse complessivamente in Alto Adige circa 3 milioni di ricette di farmaci con una media di 8.200 al giorno, gli accesi al pronto soccorso sono stati 203.000 pari a circa 600 al girono: i giorni di degenza post acuti sono stati 61.000 mentre i ricoveri in riabilitazione 3.200; i giorni di degenza per pazienti acuti 470.000 ed i ricoveri 83.000; le prestazioni ambulatoriali nel corso del 2015 sono state complessivamente 8,2 milioni, circa 22.500 al giorno.

Carla Melani, coordinatrice dell'Osservatorio epidemiologico provinciale ha quindi illustrato nel dettaglio i grafici riguardanti i profili di utilizzo della sanità altoatesina ed il costo medio procapite 2015 che va dai 14.705 euro per i malati cronici terminali, ai 9.500 euro dei malati cronici complessi. Sino ai 3.684€ degli assistiti acuti,  ai 2.668 euro relativi al settore materno/infantile sin agli 864 euro dei malati cronici.

“Nel corso del suo intervento – riferisce una nota della giunta provinciale - Carla Melani ha sottolineato la necessità di tenere sotto controllo la spesa sanitaria legata direttamente alla trasformazione demografica della popolazione. A questo proposito è necessario identificare, a suo giudizio, nuove forme di assistenza per i malati cronici, che tenendo conto dei necessari standard di qualità e di sicurezza dell’assistenza, consentano di ridurre i costi legati ai ricoveri ospedalieri. Una particolare attenzione dovrà essere dedicata, in questo senso, alla prevenzione dei fattori di rischio ed all’organizzazione di corsi di autogestione rivolti ai malati cronici, sul modello di quanto è già stato realizzato, ad esempio, per i malati di diabete con i corsi ‘Evviva’”.

01 luglio 2016
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