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Bolzano. Cannabis terapeutica: costi a carico del servizio sanitario

Sarà dispensata con la compartecipazione di 1 euro ai pazienti con sclerosi multipla, sindrome di Tourette, malattie oncologiche, glaucoma, Hiv. Potrà essere prescritta dal medico di medicina generale ma solo in presenza di un piano terapeutico predisposto da una struttura specialistica.

29 MAR - La Giunta della Provincia autonoma di Bolzano ha deliberato che i costi dei trattamenti a base di cannabis usati per alleviare i sintomi di sclerosi multipla, sindrome di Tourette, malattie oncologiche, glaucoma, Hiv saranno a carico del Servizio sanitario provinciale.

“Come per altri tipi di medicinali l’Ente pubblico si farà carico dei costi per questa terapia. Sinora le prescrizioni della Cannabis terapeutica sono state effettuate per circa 100 pazienti che sinora si sono fatti carico dell’intero costo”, ha sottolineato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher.

I prodotti a base di Cannabis terapeutica potranno essere prescritti da tutti i medici di medicina generale, a patto che la diagnosi e il piano terapeutico siano stati definiti da centri specialistici (reparti di neurologia, malattie infettive, oncologia, medicina interna, oculistica, servizio per le cure palliative, ambulatorio per la terapia del dolore, servizio di medicina complementare).

“Alleviare il dolore è da sempre compito della medicina e caratterizza ogni società umana”, ha commentato l’assessora alla Salute Martha Stocker. “I pazienti hanno il diritto di non soffrire inutilmente laddove ciò è evitabile, e in quest’ambito dobbiamo aprirci a nuovi percorsi nella terapia del dolore”.

La delibera approvata dalla Giunta specifica inoltre che un piano terapeutico può durare al massimo 6 mesi e che una prescrizione non può coprire più del fabbisogno mensile.

A eccezione della terapia del dolore per la preparazione dei prodotti a base di cannabis è prevista una compartecipazione di un euro per ogni ricetta. La preparazione della sostanza attiva non può avvenire né in maniera standardizzata né multipla, i farmacisti devono preparare il medicinale, che può essere somministrato oltre che nella classica forma in polvere anche sotto forma di olio o di capsule, con dosaggio individuale per ogni paziente.

Il medicinale viene erogato attraverso le farmacie, ad eccezione dei pazienti affetti da Hiv e di coloro che risiedono al di fuori del territorio provinciale i quali ritirano il medicinale direttamente attraverso le farmacie ospedaliere. Il medico, ogni qual volta effettua la prescrizione, deve rilevare i dati del paziente: età, dosaggio, fabbisogno di trattamento e risultati del trattamento stesso vengono comunicati, con procedura anonima, all’Istituto superiore di sanità. Analogamente devono essere comunicati i sospetti effetti collaterali.
 

29 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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