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Nuovo ospedale di Bolzano, pronte le aree di poliambulatori e pronto soccorso

Pronti per essere arredati poliambulatori e pronto soccorso, in arrivo forniture per 25 milioni. “I nuovi ambienti consentiranno di fornire un servizio migliore ai pazienti grazie a strutture più moderne, ma anche al personale di svolgere il proprio lavoro in modo più efficiente e razionale”, ha commentato il Responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Domenico Cramarossa

28 SET - Sono stati ultimati nei giorni scorsi i lavori al piano interrato, al piano terra ed al piano primo del nuovo ospedale di Bolzano, in linea con la data del 30 settembre prevista da programma. Nel luglio scorso era stato concluso anche il tratto dell’atrio magistrale, il grande ambiente con vari servizi al pubblico che fungerà da collegamento fra la nuova clinica e il complesso ospedaliero esistente e il nuovo ingresso principale, garantendo facilità di orientamento per visitatori e pazienti. Le aree destinate ai poliambulatori, al pronto soccorso, all’astanteria ed alla radiologia sono ora pronte per essere arredate ed equipaggiate con le tecnologie biomediche e sono state, il 26 settembre, oggetto di un sopralluogo da parte degli esponenti dell’amministrazione provinciale, guidati dal Responsabile unico del procedimento, ingegnere Domenico Cramarossa.

La tabella di marcia dei prossimi mesi prevede la conclusione delle prime forniture (sistemi per il sollevamento pazienti, apparecchiature pensili) entro la fine del 2018. Nel frattempo sono state avviate le forniture degli arredi tecnici sanitari per lo stoccaggio del materiale di utilizzo, mentre sono in corso quattro procedure per gli arredi civili ed ulteriori undici procedure per arredi ed apparecchiature mediche; altre gare sono programmate a breve. Complessivamente sono state avviate forniture per un importo complessivo di circa 25 milioni di euro.

“I nuovi ambienti consentiranno di fornire un servizio migliore ai pazienti grazie a strutture più moderne, ma anche al personale di svolgere il proprio lavoro in modo più efficiente e razionale”, ha commentato Cramarossa.
 

Le strutture collaterali e i tempi di realizzazione
All’esterno della nuova clinica è in fase di completamento la centrale tecnologica, che dalla fine di novembre 2018 potrà erogare energia al fabbricato (l’approvvigionamento del calore avverrà dalla rete di teleriscaldamento). I prossimi mesi saranno quindi dedicati alla taratura e regolazione, nonché alle prove funzionali delle installazioni impiantistiche. A breve è previsto l’affidamento e l’avvio delle sistemazioni esterne al fabbricato, che potranno essere completate nella prima metà del 2019. Come da previsioni, i lavori e le forniture sono programmati per consentire il trasferimento del pronto soccorso e dei poliambulatori nella nuova clinica nel corso del 2019. Il completamento dei rimanenti quattro piani della nuova clinica, in particolare le complesse installazioni del reparto operatorio, è previsto nei primi mesi del 2019.

“Man mano che i nuovi locali saranno pronti e che i reparti traslocheranno qui. Questo processo durerà fino al 2021. Fra il 2023 e il 2030 toccherà invece al restyling degli ambienti dell'attuale ospedale” ha chiarito Cramarossa. L’edificio della nuova clinica si sviluppa su sette piani, di cui due interrati, con una cubatura di 255.000 metri cubi su una superficie di 25.100 metri quadrati. La Provincia ha investito oltre 600 milioni di euro, di cui 248 solo per l’edificio (opere grezze, facciate, impianti tecnici e finiture edili). Il nuovo pronto soccorso avrà una superficie di 2.900 metri quadrati, a fronte dei 1.300 della struttura attuale. Quello del 26 settembre era il secondo sopralluogo nella struttura, dopo quello svolto lo scorso maggio nel quale era stata confermata la prosecuzione dei lavori in linea con la tabella di marcia prevista e l’apertura dei primi reparti a partire dal 2019.

Gli ambienti esterni
La ristrutturazione ospedaliera ha consentito anche di potenziare la struttura logistica (approvvigionamento e smaltimento materiali) e le infrastrutture (energia elettrica circa 10 MW, calore circa 24 MW, freddo circa 18 MW, vapore circa 9 MW, acqua potabile portata di punta circa 50 l/sec). Nella parte ovest lungo via Merano sorgerà la nuova struttura comprendente le centrali tecniche, il magazzino centrale, le aree di consegna e raccolta della biancheria e dei farmaci, gli archivi e le officine. La distribuzione dell’acqua, dei gas, dell’energia e dei materiali ai vari edifici ospedalieri avverrà attraverso una rete di canali tecnici interrati (attualmente è in corso di realizzazione il tratto di canale lungo il lato sud ed ovest dell’area). L’impianto di trasporto automatico merci attuale sarà sostituito da uno più moderno che collegherà le centrali agli edifici ospedalieri nuovi ed esistenti. Il progetto è in fase di definizione. Questi interventi sono programmati fino al 2022.

28 settembre 2018
© Riproduzione riservata

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