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Pa Trento. Fissati i nuovi obiettivi per il 2014 dell’Azienda sanitaria

Tra questi il miglioramento del saldo della mobilità sanitaria, una miglior appropriatezza dei ricoveri medici e delle prestazioni chirurgiche, la definizione di soglie minime di attività, sia per reparto ospedaliero che per singolo operatore, delle principali procedure chirurgiche, oncologiche e non. Ma non solo potenziamento del territorio e costruzione di percorsi di cura su diabete, cancro, frattura di femore e infarto miocardico acuto.

28 MAR - La Giunta provinciale di Trento ha definito i criteri e le modalità di valutazione dell'attività del direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari per l’anno 2014: essa avverrà in parte attraverso la verifica del grado di conseguimento di una serie di obiettivi specifici e in parte attraverso un riscontro di carattere più generale, sulla capacità dell’Azienda di conseguire le finalità della legge provinciale sulla tutela della salute e di dare concreta attuazione agli specifici provvedimenti provinciali di programmazione sanitaria e socio-sanitaria emanati dalla Giunta. Molte le novità che gli obiettivi annuali prevedono rispetto agli anni precedenti:
 
"Si tratta di un insieme di interventi complessi, che pongono alcune sfide importanti - sono le parole dell'assessore Donata Borgonovo Re - che richiederanno un forte governo clinico ed un adeguato coinvolgimento dei professionisti impegnati giornalmente nel garantire una sanità di qualità ai cittadini trentini".
 
Gli obiettivi per il 2014:
La parte degli obiettivi annuali specifici si caratterizza per la volontà di abbinare l’efficienza gestionale all’appropriatezza clinica ed organizzativa, evitando dunque la logica dei tagli lineari ed indiscriminati.
 
Il primo obiettivo riguarda la mobilità sanitaria, per la quale si chiede all’Azienda sanitaria un miglioramento del saldo 2014 di 2 milioni rispetto al saldo netto del 2012, agendo in particolare sulle branche dell’ortopedia, della ginecologia, dell’oncologia e dell’urologia.
 
Il secondo obiettivo riguarda la rete ospedaliera, per la quale si chiede una miglior appropriatezza dei ricoveri medici e delle prestazioni chirurgiche, un miglioramento della percentuale di fratture di femore operate entro 2 giorni dall’ammissione, la definizione di soglie minime di attività, sia per reparto ospedaliero che per singolo operatore, delle principali procedure chirurgiche, oncologiche e non.
 
Questo aspetto è molto importante per garantire in tutti i presìdi del sistema ospedaliero trentino adeguati livelli di sicurezza e qualità clinica, valorizzare il patrimonio di competenze e professionalità esistenti e tenere conto delle specificità di contesto e delle dimensioni dei bacini di utenza provinciali.
 
Si vuole in altre parole definire, a seconda delle caratteristiche degli interventi, dove essi possono essere fatti con una numerosità ed una competenza professionale tale da garantire buoni esiti, in termini di bassa mortalità e bassa necessità di ricoveri successivi.
 
Sempre in tema di assistenza ospedaliera, si chiede all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di definire con precisione ed uniformità su tutto il territorio provinciale le condizioni di ingresso, di permanenza e di dimissione per i ricoveri di riabilitazione e di lungodegenza.
 
Il terzo obiettivo riguarda l’assistenza territoriale, per la quale sono state ritenute prioritarie le seguenti azioni: un ulteriore potenziamento, qualitativo e quantitativo, delle cure domiciliari e della riabilitazione domiciliare; una razionalizzazione dei percorsi di valutazione e di cura per le persone non autosufficienti; una riduzione dei tempi di attesa per le prime visite, alle persone con sospetto di demenza, da parte delle U.V.A. – Unità valutative Alzheimer; una razionalizzazione dei trasporti sanitari.
 
Per la sanità collettiva, l’obiettivo è quello di progettare, assieme alle scuole trentine, un percorso e delle azioni affinché la scuola sia un luogo che promuove realmente la salute, favorendo stili di vita sani, un ambiente fisico e sociale idoneo, l’apprendimento, il rafforzamento delle abilità personali, l’autocura, la partecipazione comunitaria.
 
Ancora, sempre entro la fine del 2014, l’Azienda sanitaria dovrà stabilire a livello provinciale, formalizzare, monitorare e valutare i percorsi assistenziali per il trattamento e la presa in carico globale di alcune patologie di grande impatto sulla salute della popolazione: diabete, cancro del colon, cancro della mammella, tumore del fegato – pancreas, tumore polmonare, frattura di femore, infarto miocardico acuto. Naturalmente, questi percorsi assistenziali andranno definiti e applicati anche per le strutture accreditate.
 
Dovrà rendicontare trimestralmente sull’attuazione del Piano di miglioramento aziendale per il triennio 2013 - 2015, migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni di risonanze magnetiche e TAC e migliorare la qualità dei dati dei sistemi informativi a supporto dell’attività clinica ed assistenziale.

28 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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