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Covid. Anelli (Omceo Bari): “Più medici in ospedale e un call center per sgravare mmg da incombenze amministrative”


L’impennata dei contagi e le nuove regole sulle quarantene compromettono il lavoro dei medici di famiglia, oberati di incombenze burocratiche. Il presidente dell’Omceo chiede soluzioni per consentire ai medici del territorio di concentrarsi sulla salute dei pazienti, ma anche nuove forze in campo negli ospedali per far fronte al carico di lavoro altissimo e allo stress del personale dei reparti.

17 GEN - L’ondata di contagi legata alla diffusione velocissima della variante Omicron e le nuove regole sulle quarantene stanno creando una situazione critica negli ospedali, mentre i medici di famiglia sono oberati di incombenze burocratiche. Lo denuncia l’Omceo di Bari, evidenziando come “la mancata adozione di misure più restrittive a livello nazionale fa dilagare i contagi, che si traducono in una crescita del numero dei posti letto occupati dai pazienti Covid, a scapito della cura delle patologie ordinarie. I medici vengono infatti trasferiti dai reparti ordinari a quelli Covid, con turni sempre meno sostenibili e un rischio burnout sempre più elevato”.

Sul territorio regionale, spiega l’Ordine pugliese, “al momento i medici di medicina generale stanno gestendo 84mila pazienti in isolamento domiciliare perché positivi al SAR-COV2, che rappresentano un aumento del carico di lavoro non solo sul fronte assistenziale, ma anche su quello burocratico. I medici di famiglia si trovano infatti a gestire i bisogni di informazione dei loro assistiti e ad essere subissati di telefonate per chiarimenti di ogni tipo, dalla mancata emissione del Green pass alle regole per la quarantena alla certificazione di avvenuta guarigione”.

I carichi di lavoro e lo stress è altissimo, dunque. Ma parte di quel carico di lavoro, secondo l’Omceo, potrebbe essere alleggerito attraverso alcune misure.

“Sul fronte ospedaliero occorre mettere nuove forze in campo, sia assumendo medici attraverso nuovi bandi che sfruttando il Decreto Calabria per consentire agli specializzandi di operare nei reparti”, dice Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari.

Sul territorio occorre invece, secondo Anelli, “sgravare i medici di famiglia dalla gestione degli aspetti amministrativi e burocratici, in modo che si possano dedicare all’assistenza dei pazienti. Compito del medico è seguire i pazienti sintomatici e prescrivere il tampone di controllo al fine di acclarare l’avvenuta guarigione. Gli aspetti di carattere burocratico dovrebbero essere garantiti dalla gestione automatizzata, attraverso il sistema informatico”.

L’Omceo chiede quindi che la Regione “attivi un call center e punti di riferimento in ogni ASL che possano dare prontamente informazioni ai cittadini. Siamo certi - conclude Anelli - che il Presidente Emiliano sarà disponibile ad individuare soluzioni per mettere in grado i medici di portare avanti il lavoro che sanno fare al meglio: curare le persone”.

17 gennaio 2022
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