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Puglia. Emiliano: “Piano di riordino ospedaliero è basato su analisi strutture meno efficienti”


Lo ha sottolineato il governatore, nell’ambito della sua partecipazione alla giornata di studio sul tema 'Quale sistema sanitario per la Puglia'organizzato dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil. “Non si tratta dunque di un risparmio di spesa fatto sulla pelle dei cittadini, ma di una razionalizzazione della rete ospedaliera, una cosa ben diversa”.

24 FEB - “Il sindacato oggi ha fatto un lavoro straordinario di sintesi – ha detto Emiliano al termine dell’incontro - presentando una propria proposta per integrare il piano di riordino. La Regione Puglia per mia vece ha accettato queste proposte che andranno a far parte del piano di riordino. Un importante risultato, dunque, per il sindacato e per l’intera regione”. Lo ha sottolineato il presidente Michele Emiliano, nell’ambito della sua partecipazione alla giornata di studio sul tema ‘Quale sistema sanitario per la Puglia” organizzato dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, congiuntamente alle rispettive federazioni di categoria della sanità e dei pensionati, nell’Aula Balestrazzi del Policlinico di Bari.

 “Il piano di riordino – ha proseguito il presidente - che stiamo mettendo a punto di concerto con tutti i soggetti del sistema sanitario pugliese, tende a spostare il personale dagli ospedali meno efficienti e più pericolosi per il cittadino per rafforzare gli organici e l’efficienza degli ospedali che i pugliesi preferiscono e ritengono migliori. Questo processo, che passa anche attraverso la deospedalizzazione di alcune strutture, porterà poi alla riconversione delle strutture che perderanno la qualità di ospedali e che verranno trasformate in strutture di lungodegenza, strutture sanitarie del territorio e in altre funzioni importanti alla fine di erogazione di servizi sanitari. Non si tratta dunque di un risparmio di spesa fatto sulla pelle dei cittadini, ma di una razionalizzazione della rete ospedaliera, una cosa ben diversa”.

Emiliano ha ringraziato il sindacato per questa giornata di studio e riflessione su un tema complesso che crea non poche difficoltà: “Essere qui grazie al sindacato è un segno di rispetto, stima e prosecuzione di un lavoro cominciato molto tempo fa e che si fonda sul riconoscimento del ruolo del sindacato nelle grandi decisioni nel paese. Anche questa volta, nonostante i tempi imposti dalla specifica procedura del piano di riordino, stiamo rispettando questo metodo di governo. Il fatto che il sindacato sia qui, con le nostre carte in mano, offrendo il suo punto di vista e compiendo lo sforzo di capire e spiegare quello che sta avvenendo, è davvero importante. Ed è anche rilevante che abbia voluto condividere con Confidustria questa riflessione. Quando bisogna prendere decisioni difficili, i corpi intermedi hanno un ruolo decisivo e favoriscono la politica, non la ostacolano”.

Per il governatore prendere decisioni senza istruttoria, “sarebbe impensabile, ho bisogno di conoscere le opinioni degli altri e avere tutti i dati e le informazioni necessarie. Così come non potrei mai forzare la mano per un piano di riordino che non sia sicuro per i pazienti e che magari serve solo a vincere meglio le elezioni in questo o quel comune: cose del genere dal mio punto di vista non sono esigibili. Se l’istruttoria è comune e i dati sono onesti, alla fine si trovano le soluzioni più giuste e si superano tempestivamente anche gli errori. Nel documento che il sindacato ci ha illustrato ci sono elementi molto innovativi, come le sperimentazioni in ambito pubblico-privato ed è per questo che noi lo accogliamo totalmente”.

“Dobbiamo lavorare perché questi sistemi siano giusti e non lascino spazio a furbate sulla sanità pubblica o privata. Maggiori controlli e responsabilità possono fare la differenza. Ho voluto tenere per me la delega - ha ribadito Emiliano - non solo per metterci la faccia, ma anche per essere garante della imparzialità di tutto il processo. La Puglia può essere un esperimento interessante. Abbiamo l’ambizione a eseguire il piano di riordino, mettere in equilibrio i Lea (livelli essenziali di assistenza), e soprattutto a costruire un sistema sanitario meno costoso in termini assoluti rispetto al Nord che ci consenta di recuperare la mobilità passiva e dare soddisfazione alle domande dei cittadini. Un sogno? Si, ma che vogliamo provare a realizzare. Ci vuole – ha concluso - solo determinazione ad andare sino in fondo e, al termine di questa riunione, mi sento ancora più sicuro di arrivare alla meta”.
 

24 febbraio 2016
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