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Forum Mediterraneo della Sanità. Avviato un tavolo di confronto sulle strategie innovative per l’acquisto e la gestione di tecnologie e servizi biomedicali


Attorno al tema dell’innovazione tecnologica, e delle soluzioni per consentirne introduzione e gestione ottimale nel SSN, Vasco Giannotti, Fondazione Sicurezza in Sanità, ha riunito in un inedito tavolo di confronto esponenti della Pubblica Amministrazione, rappresentanti dell’industria, università e associazioni di categoria. “È necessario ed urgente promuovere questo tipo di dialogo in cui i principali attori del sistema possano discutere apertamente ed elaborare proposte concrete da far giungere al decisore politico”

14 SET - Superare la fatica del confronto e la diffidenza tra i diversi operatori del settore; con questo richiamo iniziale di Vasco Giannotti si è aperto a Bari, all’interno del Forum Mediterraneo della Sanità, un tavolo di confronto cui hanno partecipato esponenti della Pubblica Amministrazione, rappresentanti di grandi gruppi industriali, università e associazioni professionali e di categoria. Punto di partenza del dibattito è stata la necessità di elaborare idee e proposte condivise per promuovere strategie innovative di acquisto volte a favorire l’introduzione dell’innovazione tecnologica nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, in cui l’obsolescenza delle apparecchiature diagnostiche e di cura sta raggiungendo livelli che mettono a rischio qualità e sicurezza delle prestazioni sanitarie.
 
La prima parte dell’incontro, coordinato da Francesco Surico DG di InnovaPuglia, ha proposto il punto di vista di soggetti istituzionali (PA, Università, Assobiomedica) che da diverse angolature stanno da tempo avviando esperienze volte a favorire l’innovazione tecnologica in sanità, scontrandosi con limiti e difficoltà che ne hanno finora ostacolato la diffusione capillare.
 
Gianluca Postiglione e Giovanni Porcelli, DG e Presidente di So.Re.Sa soggetto aggregatore della Regione Campania, hanno centrato l’attenzione sul necessario passaggio da un’innovazione tecnologica spinta dal mercato e “subita” dalla PA ad un nuovo approccio in cui è la PA che individua le proprie necessità di innovazione ed innesca un processo di dialogo virtuoso con le aziende.
 
Su questo tema So.Re.Sa ha annunciato la stipula di protocollo per la stesura condivisa di procedure di gara con Assobiomedica, il cui Direttore Generale Fernanda Gellona ha provocatoriamente invitato i presenti a superare gli stereotipi che dipingono da un lato l’industria come controparte cattiva della PA che a sua volta viene descritta come inefficiente per definizione; non è così ed è necessario mettersi tutti attorno ad un tavolo e proseguire il dibattito odierno. Dati numerici ed un elenco di esperienze positive sono stati portati da Stefano Vezzosi, Direttore del Dipartimento ICT e Tecnologie Sanitarie di ESTAR Toscana, che ha sottolineato la necessità di competenze di project management dal lato pubblico, presenti ma ancora insufficienti.
 
Chiare indicazioni tecniche di profilo finanziario e giuridico sono state fornite da Veronica Vecchi di SDA Bocconi, che ha inquadrato nelle Partnership Pubblico-Privato, ed in particolare nel PPP tecnologico, il meccanismo più adatto a innescare percorsi finalmente virtuosi di rinnovo tecnologico e gestione innovativa in sanità. Con dati ed esempi numerici, la professoressa ha illustrato alcuni precisi meccanismi di incentivazione fiscale, che sono stati proposti al MEF che potrebbe tradurli in decreti collegati alla prossima legge di bilancio. Ha chiuso la prima parte del vivace dibattito Marco Di Ciano di InnovaPuglia che ha illustrato gli esiti di una serie di iniziative promosse con il meccanismo degli Appalti Pubblici Pre-Commerciali, volti a stimolare ricerca, sviluppo e prototipazione in una collaborazione sinergica tra PA e soggetti economici.
 
Sono poi intervenuti Stefania Lovisatti di GE Healthcare, Anna Citarrella di Johnson&Johnson, Luana Ciarello di Medtronic, Aldo De Giuli di TBS Group, Danilo Greco di Siemens Healthineers e Marisa Giampaoli di Hospital Consulting, tutte aziende multinazionali del settore tecnologico sempre più focalizzate dalla vendita di apparecchiature e dispositivi verso la fornitura di soluzioni integrate, servizi “value based” in cui è la misura degli outcomes il termometro della vera innovazione che fa salute. Ne sono emerse considerazioni generali e proposte concrete che hanno acceso il dibattito e coinvolto i presenti in un utile e costruttivo confronto.
 
A tirare le fila conclusive dell’incontro è stato chiamato Stefano Bergamasco, VicePresidente dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, associazione che rappresenta una professionalità imprescindibile nei processi di innovazione tecnologica in sanità, e che è presente con i suoi iscritti all’interno di tutte le realtà che hanno animato il dibattito: ospedali, società di servizi, centrali di acquisto, aziende produttrici. Nel ripercorrere i temi salienti discussi, sono state richiamate le “keyword” principali emerse: esigenza di formazione del management pubblico su questi argomenti, incentivazione dei meccanismi innovativi di procurement tecnologico (defiscalizzazione, incentivi sui DRG, etc.), superamento delle diffidenze reciproche, maggiore apertura del dialogo tra PA e industria troppo spesso ingabbiato da timori e cautele.
 
Conclude Giannotti “Porteremo al tavolo del legislatore idee concrete e proposte operative. Il confronto di oggi, per il quale ringrazio tutti i relatori ed il folto pubblico presente, ha fatto emergere tre aree su cui focalizzeremo queste indicazioni: sono necessari incentivi mirati, come la possibile defiscalizzazione, a supporto dei nuovi processi di procurement delle tecnologie; è urgente operare sul piano della cultura del management della Pubblica Amministrazione, con iniziative di confronto e formazione che rendano capillarmente noti e disponibili gli strumenti per l’avvio e la gestione di meccanismi di acquisto obiettivamente complessi; il punto di partenza deve essere una chiara raccolta dei bisogni che porti ad una programmazione cui le nuove forme di procurement discusse oggi possano dare risposta efficace.”
 
Prossimo appuntamento a novembre al Forum Risk Management, in cui il tavolo di lavoro così efficacemente avviato verrà riproposto, sempre con l’obiettivo di giungere a proposte e soluzioni concrete.

14 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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