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Nuove regole per prescrizioni e rendicontazione delle prestazioni specialistiche ad accesso diretto


Dal 1 maggio le prestazioni dialitiche dovranno essere erogate esclusivamente a seguito di prescrizione medica mensile su ricettario del Servizio Sanitario Regionale. Per quel che concerne l’assistenza specialistica ambulatoriale, sono consentiti accessi diretti senza prescrizione solo per odontoiatria, ostetricia e ginecologia, psichiatria, neuropsichiatria infantile e in alcuni casi pediatria e oculistica.

27 MAR - La Giunta della Regione Puglia ha approvato una delibera che definisce  sulle linee di indirizzo in materia di accesso diretto per l’erogazione di prestazioni specialistiche e rendicontazione delle prestazioni.

La delibera prevede che dal 1 maggio 2018 le prestazioni dialitiche, previste nel nomenclatore specialistico regionale, dovranno essere erogate esclusivamente a seguito di prescrizione medica mensile su ricettario del Servizio Sanitario Regionale o in modalità dematerializzata redatta dal medico di medicina generale o dal medico specialista della struttura pubblica presso la quale la prestazione viene erogata.
La delibera indica anche in 13 trattamenti mensili, il numero massimo delle dialisi considerate prestazioni specialistiche cicliche. Nel caso in cui fosse necessario prescrivere a un paziente, prestazioni aggiuntive nel corso della terapia mensile, occorrerà la prescrizione di un’altra ricetta, arrivando, in ogni caso ad un massimo di 18 sedute di dialisi per lo stesso utente nel corso del mese.

Nell’ambito della assistenza specialistica ambulatoriale, sono consentiti accessi diretti alle strutture pubbliche per visite specialistiche senza prescrizione medica esclusivamente per le seguenti specialità: odontoiatria, ostetricia e ginecologia, pediatria (limitatamente agli assistiti che non hanno scelto l’assistenza pediatrica di base), psichiatria, oculistica (limitatamente all’esame del visus) e neuropsichiatria infantile.

L’accesso diretto senza prescrizione medica per la prestazione PCA31, vale a dire la procedura relativa all’interruzione volontaria di gravidanza, è consentito sia presso le strutture pubbliche sia presso le strutture private accreditate.

In ogni caso, tutte le prestazioni ad accesso diretto, senza prescrizione medica su ricettario del SSR o ricetta dematerializzata, devono essere trasmesse al sistema Tessera Sanitaria secondo le indicazioni previste nel documento “Linee guida per la trasmissione dei dati delle ricette da parte delle farmacie e delle strutture sanitarie accreditate”.

27 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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