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Autonomie. Anelli (Omceo Bari): “Tutelare Ssn come grande conquista che difende il diritto incomprimibile alla salute”


Intervenendo a Bari a un incontro sul tema promosso dal Comitato per l’Unità della Repubblica, Anelli ha evidenziato come “nel 2001, prima del regionalismo implementato dal Titolo V, le regioni del Sud avevano un’aspettativa di vita superiore a quello del nord. In questi 18 anni le nostre regioni sono rimaste al palo e i dati si sono invertiti”. Questo a dimostrazione del ruolo del Ssn per “compensare la minore ricchezza del Meridione”.

25 MAR - “La salute è un diritto incomprimibile, riconosciuto dall’articolo 2 della Costituzione e conquistato con la meravigliosa legge del 1978 di istituzione del SSN, che ha reso uguali tutti in cittadini in linea teorica. Eppure ci sono già diseguaglianze, a partire dalla speranza di vita, tra i cittadini”. Ad affermarlo è stato Filippo Anelli, Presidente Omceo di Bari, intervenendo sabato al Policlinico di Bari nell’ambito dell’incontro "Regionalismo differenziato, Sanità pubblica e diritto alla salute”, organizzato dal Comitato per l’Unità della Repubblica e dedicato agli effetti delle autonomie differenziate sul SSN e sul diritto alla salute.

“Nel 2001, prima del regionalismo implementato dal Titolo V, le regioni del Sud avevano un’aspettativa di vita superiore a quello del nord. In questi 18 anni le nostre regioni sono rimaste al palo e i dati si sono invertiti. - ha continuato Anelli - “Se si guardano i dati relativi al rapporto tra Pil e speranza di vita si vede come il SSN sia servito a compensare la minore ricchezza del Meridione riuscendo a garantire, a parità di reddito, livelli di salute più alti dei Paesi dell’est Europa. Questa è stata la grande conquista del Servizio sanitario nazionale e della sua dimensione universalistica e solidaristica. Queste caratteristiche e i diritti incomprimbili, tra cui quello alla salute, riconosciuti dalla Costituzione, ora vengono messi in discussione da un’autonomia rafforzata che di fatto prevede la potestà legislativa. Veneto, Lombardia ed Emilia non stanno chiedendo l’autonomia, stanno chiedendo di poter legiferare. Di fatto, significa che nasceranno degli Stati a parte”.

“Per questo nell’incontro del 23 febbraio a Roma che ha raccolto 10 federazioni e 31 professioni socio sanitarie abbiamo espresso una forte preoccupazione e chiesto l’attivazione di un tavolo di confronto”, ha concluso Anelli citando anche il tema della carenza dei medici. “Secondo la Anaao mancheranno in Puglia 1686 medici nei prossimi 8 anni, con una stima ottimistica, perché molti della specializzandi andranno via dalla Puglia verso il Nord o verso l’estero, ovvero verso condizioni professionali migliori, grazie ad uno squilibrio territoriale che il regionalismo differenziato non farà altro che rendere più profondo”, evidenzia l’Omceo Bari.

25 marzo 2019
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