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Proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria entro 4 giorni 


15 MAG - L’intervento di colecistectomia può essere effettuato in laparoscopia o a cielo aperto (laparotomia), ma nei casi non complicati è la colecistectomia per via laparoscopica ad essere considerata il “gold standard”. Non c’è, comunque, una significativa differenza in mortalità o complicanze tra tecnica laparoscopica e laparotomica. La prima è tuttavia associata a una degenza ospedaliera e a una convalescenza significativamente più brevi rispetto al classico intervento a cielo aperto. Secondo la letteratura medica, la degenza post-operatoria dopo colecistectomia laparoscopica è in generale compresa tra 3 e 5 giorni. La “Degenza post-operatoria entro 4 giorni” è dunque un indicatore corretto per verificare la buona performance delle strutture. Essendo calcolati sulla base delle informazioni desunte dalla scheda di dimissione ospedaliera in cui solo raramente viene segnalato il doppio intervento, questi indicatori non possono tener conto dell’eventuale conversione dall’intervento laparoscopico a quello laparotomico. Infine, poiché in letteratura è noto che esiste un’eterogeneità di offerta degli interventi effettuati in laparoscopia tra strutture e popolazioni, dovuta in parte a fattori come l’età, la gravità della colelitiasi o le comorbidità dei pazienti, viene definito l’indicatore “Proporzione di colecistectomie laparoscopiche” che misura la proporzione di interventi effettuati in laparoscopia. Sono riportati i risultati delle strutture con un volume annuo di colecistectomie laparoscopiche >85. (media esiti Italia 57,74%) 
 
Per quanto riguarda questo indicatore gli esiti restituiscono ottime performance in Toscana e in Emilia Romagna (anche se con qualche neo), e una realtà fortemente variegata, anche tra ospedali strutturalmente simili, nel Lazio.
In Emilia Romagna guida il gruppo con le migliori performance e con dati statisticamente inoppugnabili l’Ospedale Ceccarini di Riccione con una degenza post operatoria entro quattro giorni pari al 90,5%, tallonato dall’Ao Universitaria di Modena con l’88%. Performance buone anche agli Infermi di Rimini (87,3%) all’Ao Universitaria di Ferrara (86,2%) e al Bufalini di Cesena (85,7%). È invece decisamente allarme rosso all’Ospedale Del Delta a Lagosanto (5,5%). Esiti sfavorevoli si registrato poi all’Ospedale di Budrio (28,4%). Percentuali vicini alla media si registrano nell’Ao Reggio Emilia (57,9%). In Quart’ultima e quint’ultima posizione, ma con esiti migliori della media nazionale li troviamo infine al Ramazzini di Carpi (59,3%) e all’Ospedale Guglielmo da Saliceto a Piacenza (60,2%).
In Toscana solo una struttura fa registrare una performance inferiore alla media del resto d’Italia: in fascia grigia troviamo, infatti, il Presidio Ospedaliero Felice Lotti di Pontedera con valori pari al 55,6%. Tutte le altre si presentano con le carte in regola, a partire dalla Clinica Villa Fiorita di Prato (99,2%), seguita dall’Ospedale di Orbetello (94,2%), dal S. G. di Dio di Firenze (90,4%) e dal Presidio ospedaliero Piano di Lucca (90,1%).
Anche su questo indicatore le strutture del Lazio marciano a differenti velocità: si va dalle ottime performance della clinica Madonna delle Grazie di Velletri, che totalizza l’en plain (anche se il dato è suscettibile di errore: è appunto l’unica struttura, tra quelle con le migliori performance con segno grigio ) a quelle non edificanti dell’Ospedale Cristo Re: in questa struttura solo l’8% dei pazienti vengono dimessi entro i 4 giorni.
Tra le strutture con esiti favorevoli traviamo poi il S. Carlo di Nancy della capitale con un 77,2%, il S. Camillo De Lellis di Rieti (76,8%), il Campus Bio Medico (73,8%) e il Gemelli di Roma (69,2%). Valori sfavorevoli rispetto alla media nazionale si registrano invece all’Ospedale SS Trinità di Sora (10,7%) e al S. Maria Goretti di Latina (20%). Ma è allarme rosso anche in due grandi strutture di Roma: all’Umberto I e al S. Filippo Neri che fanno registrare percentuali rispettivamente del 20,3% e del 21,5%.

15 maggio 2012
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