Aceti (Cittadinanzattiva-TDM): “Basta con accreditamenti solo burocratici”
15 FEB - "Le immagini che stiamo vedendo in questi giorni fanno venire i brividi, e pensare che a subire queste violenze siano state persone fragili, impossibilitate a difendersi e spaventate impongono di dire basta alle azioni di intervento a fatto accaduto. E' necessario piuttosto occuparsi di come prevenire questi episodi. E l'invio di ispettori o l'inasprimento delle pene da soli non sono deterrenti sufficienti".
Questo il commento di
Tonino Aceti, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, in merito alla sospensione di 14 operatori a Cagliari per percosse ai pazienti disabili ospitati nella struttura.
"Quello di oggi è solo un ennesimo evento sentinella, a cui però si continua a rispondere con armi spuntate. Apprezziamo il lavoro degli inquirenti e della Magistratura, che hanno permesso l'accertamento di questi episodi vergognosi. Ma ci chiediamo anche se sia possibile ridurre il tempo a "telecamere accese" prima di intervenire, evitando il più possibile che le vittime continuino a vivere nella paura e nella violenza", ha aggiunto Aceti.
"Per prevenire il ripetersi di questi episodi crediamo urgente e improcrastinabile l'avvio di una reale verifica sulla gestione di strutture socio-sanitarie o di alloggio, a partire da quelle per anziani e per disabili. Non è possibile che le stesse vengano "accreditate" solo accertando il rispetto di criteri burocratici, ma è parimenti necessario che vengano sottoposte a verifiche periodiche per condizioni igieniche, livelli di stress e comportamenti del personale, solo per fare alcuni esempi.
"In generale", ha quindi concluso Aceti, "la gestione di queste strutture va resa più trasparente, anche abolendo gli orari rigidi di accesso per i familiari. Occorre incentivare la segnalazione di campanelli di allarme o pre-allarme di familiari e dipendenti delle strutture e prevedere procedure di intervento più snelle in questi casi".
15 febbraio 2016
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