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Puglia. Gli stili di vita si apprendono a scuola


Il progetto triennale interassessorile chiamato “Sbam!”, si profila come una ‘gara’ tra scuole con i bambini protagonisti di interventi sul mutamento degli stili comportamentali. Per il governatore, Nichi Vendola, si tratta del modo “più intelligente per risparmiare sulla sanità”.

02 OTT - “Una gara tra le scuole affinché i bambini possano essere protagonisti di interventi sul mutamento degli stili comportamentali”. Così il Presidente della Regione, Nichi Vendola, ha presentato insieme con gli assessori Maria Campese (Sport), Ettore Attolini (Politiche della Salute), Guglielmo Minervini (Trasporti) e Dario Stefàno (Risorse Agroalimentari), Alba Sasso (Diritto allo Studio) il Programma triennale interassessorile di “Educazione ai corretti stili di vita” chiamato “Sbam!” (salute, benessere, alimentazione, mobilità).

“I bambini che portano a scuola delle merendine – ha spiegato Vendola – si espongono ad una cattiva alimentazione, che è una delle cause dello sviluppo dell’obesità. L’obesità è un problema drammatico per il presente e per il futuro, non del tutto percepito nella sua gravità. Una gara, quindi, affinché si possa determinare l’inversione negli stili di vita: la salute comincia dalla consapevolezza che devi poter fare correttamente ginnastica, devi poter usare la bicicletta, devi poter nutrirti di frutti di stagione ed educarti ad una migliore qualità della vita”. Secondo il governatore “questo  è il modo più intelligente per risparmiare sulla sanità, perché domani noi avremo meno adulti esposti alle malattie cardiorespiratorie. La responsabilità oggi deve essere il centro di un’attività che deve essere soprattutto scolastica, ma deve coinvolgere tutti quanti”.


Vendola ha poi sottolineato l’importanza di mettere in campo un programma che coinvolga più assessorati: “abbiamo bisogno – ha detto il presidente – di mettere insieme tante buone azioni dentro una politica organica di promozione di più maturi stili di vita. Se i diversi frammenti specialistici si ricompongono in un quadro coeso e organico, avremo una migliore qualità delle azioni messe in campo. Questo modello di lavoro è un incoraggiamento anche a noi stessi: costringere non solo la politica, ma le competenze tecniche dei diversi Assessorati a lavorare insieme, significa occuparsi non soltanto dell’offerta, ma aver cura di conoscere sino in fondo la domanda di salute e di qualità della vita”.

“I bambini – ha concluso Vendola – sono antenne sensibilissime capaci di ricevere e di riprodurre messaggi positivi. Noi vogliamo, per tante vie, costruire un patto con i più piccoli, perché rivendichino il loro diritto ad un’alimentazione  corretta, ad una corretta attività motoria e a corretti e consapevoli stili di vita”.

Il progetto, il cui obiettivo specifico è promuovere l’attività fisica e correggere le abitudini sbagliate dei minori, in particolare dei bambini della scuola primaria, è stato redatto d’intesa con cinque assessorati (Sport, Politiche della Salute, Risorse Agroalimentari, Diritto allo Studio, Mobilità) e avrà come partners il Dipartimento di Prevenzione delle Asl, l’Ufficio Scolastico Regionale-Miur, Coni, Arem e le Università degli studi di Bari e Foggia.

“In un momento di gravi difficoltà economiche – ha spiegato l’assessore Campese – con tagli e ridimensionamento della spesa, cerchiamo di fare sinergia e di portare all’interno delle scuole un progetto che veda insieme i diversi assi d’intervento della Regione”.

Il problema sovrappeso/obesità è ormai una questione di salute pubblica per la maggior parte dei Paesi industrializzati e rappresenta un problema emergente già a partite dall’infanzia. La prevalenza di obesità giovanile è infatti in crescita continua: attualmente è dieci volte maggiore che negli anni ’70. Le indagini campionarie condotte nel 2010 dall’Assessorato regionale alle Politiche della Salute nell’ambito del monitoraggio nazionale “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”, hanno evidenziato che in Puglia due bambini su cinque sono in eccesso di peso (il dato più alto dopo Campania e Calabria); mentre ben tre genitori su cinque non percepiscono che il proprio figlio è in sovrappeso.

“Il valore aggiunto di questa iniziativa – ha evidenziato l’Assessore Attolini – è, innanzitutto, l’integrazione tra tutti gli assessorati coinvolti. È un aspetto molto importante che si ricollega alla filosofia con la quale noi approcciamo il tema della salute e della promozione attiva della salute: un’attività che intervenga e agisca sui principali determinanti della salute. Riteniamo – ha proseguito - che non ci sia solo l’età, come esclusivo criterio utilizzato dal Ministero per la ripartizione del Fondo Sanitario, ma esistono numerosi determinanti di salute sui quali è necessario intervenire. La politica di questa Regione in campo sanitario, è una politica diffusa che riguarda tutti gli assessorati”.

Il programma “Corretti stili di vita”prevede una fase di Start up (per la quale l’assessorato allo Sport ha già stanziato i primi fondi: 200 mila euro) dedicata a diverse attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento sia delle scuole che delle famiglie dei bambini,  in modo da avere la più ampia adesione a partire dall’anno scolastico 2012-2013.

“Uno dei pochi aspetti positivi della crisi economica – ha commentato l’Assessore Minervini – è la disponibilità crescente da parte di molti cittadini a cambiare i propri stili di vita. Credo che il punto di partenza giusto, sia proprio quello assunto quest’oggi: i bambini. Cambiare la testa a partire da questa generazione, che può crescere con miti, modelli e simboli completamente diversi rispetto a quelli che hanno alimentato la nostra formazione. Come Assessorato – ha concluso - stiamo investendo, da tempo, nel terreno della mobilità sostenibile sulle giovani generazioni, attraverso una serie di progetti che provano a stimolare stili di mobilità diversi”.

È prevista l’istituzione di una Cabina di Regia, con funzioni di programmazione, monitoraggio e coordinamento, e di un Comitato Tecnico-Scientifico. “L’impegno che oggi condividiamo con altri Assessorati – ha dichiarato l’Assessore Stefàno – è in linea con il lavoro che stiamo realizzando in questi anni: riportare il tema dell’alimentazione al centro dell’attenzione, non solo come elemento di attrazione turistica, ma anche come elemento di qualificazione della didattica”.


Ogni assessorato interverrà sulla base delle proprie competenze. In sintesi:

L’assessorato allo Sport, coordina le azioni da realizzare e promuove la pratica dell’attività  motoria e sportiva nelle scuole elementari, con l’ausilio di personale specializzato.
L’assessorato alle Politiche della Salute sostiene, tra l’altro, la formazione degli insegnanti e avvierà campagne informative avvalendosi di personale  sanitario specializzato presente nelle Asl.
L’assessorato al Diritto allo Studio, svolge funzioni di raccordo con l’Ufficio scolastico regionale.
L’assessorato alle Risorse Agroalimentari, sostiene e coordina gli incontri nelle masserie didattiche  al fine di incentivare il consumo alimentare consapevole.
L'assessorato alla Mobilità, promuove la cultura degli spostamenti ecosostenibili incentivando, per il tragitto casa-scuola, gli spostamenti a piedi o in bici.
 

02 ottobre 2012
© Riproduzione riservata

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