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Al Gemelli un percorso “parlante” per  ciechi e ipovedenti


È la prima struttura ospedaliera in Italia ad avere un percorso “parlante” per disabili visivi. Il percorso, installato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Italia onlus, funziona attraverso l’utilizzo del bastone elettronico, del cellulare e di un auricolare bluetooth.

14 SET - La mobilità dei disabili visivi diventa hi-tech. Il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma è il primo ospedale in Italia e uno dei primi al mondo ad avere un percorso tattilo-plantare vocalizzato. Il percorso, installato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, parla direttamente all’orecchio della persona cieca o ipovedente che, arrivata all’ingresso della struttura ospedaliera, potrà raggiungere autonomamente il Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva. Quest’ultima è una struttura di ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione degli ipovedenti voluta dalla IAPB Italia onlus, che si è concretizzata grazie alla collaborazione del Ministero della Salute e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Secondo l’Istat, in Italia i ciechi sono 362.000, mentre gli ipovedenti si stima che siano circa un milione e mezzo. Il percorso ‘parlante’ è stato presentato il oggi al Policlinico A. Gemelli, anticipando una delle tante iniziative che saranno promosse tra un mese, in occasione della Giornata mondiale della vista.

Il percorso Vettore Evolution, abbinato al sistema brevettato Sesamonet, parte dall’ingresso del Gemelli ed è lungo oltre 500 metri: nato da un’ampia ricerca scientifica sostenuta dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e condotta assieme al Joint Research Centre della Commissione Europea, consiste in un tracciato dotato di sensori che ‘colloquiano’ con un bastone elettronico (che funge da antenna) il quale, a sua volta, comunica via bluetooth col cellulare del disabile visivo mediante una voce sintetica. Un importante passo avanti in direzione dell’integrazione dei disabili visivi, basato sulla pavimentazione tattile ‘parlante’: mediante una radiofrequenza ogni sensore inserito nel pavimento consente al non vedente e all’ipovedente di ottenere una serie di informazioni sul percorso che sta seguendo e di avere notizie sull’ambiente circostante.
 

14 settembre 2010
© Riproduzione riservata

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