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Veneto. Coletto: “Riparto sanità regionale 2013-2014 è conseguenza dei tagli di Roma”


Per l’assessore alla sanità la riduzione delle risorse per il prossimo biennio è la conseguenza dei tagli nazionali al Fsn. Ma in ogni caso Coletto specifica che in Veneto “la mannaia non la userà nessuno e soprattutto non la userà Roma”.

07 GEN - “Il riparto tendenziale del fondo sanitario regionale per il 2013 e il 2014 è l’inevitabile conseguenza dei tagli apportati da Roma al Fondo Sanitario Nazionale, da assegnare per quota parte alle Regioni. L’alternativa a questo tentativo di rimanere virtuosi, tagliando tutto il tagliabile tranne che i servizi ai pazienti, sarebbe lo sforamento dei conti, con l’irpef per la sanità (oggi a zero) al livello massimo indiscriminatamente per tutti i cittadini ed una raffica di tagli orizzontali che verrebbero imposti dal Governo centrale, da fare davvero con la mannaia. Per capirne la portata basta guardare la drammatica situazione nella quale si trova la sanità del Lazio”. Lo sottolinea l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, in relazione alla delibera con cui si fissano i riparti tendenziali per il 2013 e 2014 del fondo sanitario regionale.
 
“In Veneto – aggiunge Coletto – invece la mannaia non la userà nessuno e soprattutto non la userà Roma. Con certosina pazienza proseguiremo il lavoro per individuare possibili settori di miglioramento della spesa laddove questo non vada a intaccare i servizi ai pazienti, di ottimizzazione degli acquisti, di rafforzamento dell’appropriatezza delle prescrizioni e della spesa farmaceutica, di potenziamento della medicina territoriale. E’ un lavoro duro, ma la qualità della squadra dei nuovi direttori generali è garanzia di riuscita”.
 
“Nel frattempo – aggiunge Coletto – proseguiremo su tutti i tavoli nazionali la battaglia perché il Governo riconosca il giusto costo della salute come diritto costituzionale, perché vengano finalmente attivati i criteri e i costi standard che darebbero un duro colpo agli sprechi reali in giro per l’Italia, vera causa di questa situazione, che il Veneto e i suoi cittadini non possono più sopportare”.
 
“Il Governo che nascerà dalle elezioni di febbraio – conclude Coletto – deve porre questa questione tra le sue principali priorità. Noi saremo lì, pronti ad incalzarlo, qualunque sia la maggioranza che scaturirà dalle urne”.

07 gennaio 2013
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