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Lombardia. San Raffaele. Regione pronta a riaprire tavolo trattative


Lo ha annunciato l’assessore al Lavoro Aprea in Consiglio regionale. Presto convocate parti sociali e proprietà della struttura ospedaliera dopo l'esito negativo della mediazione svolta dalla Prefettura di Milano. Obiettivo scongiurare i licenziamenti. Mantovani: “Ripristinare la qualità”.

23 APR - “La Regione Lombardia è pronta a riaprire il tavolo delle trattative, per scongiurare i licenziamenti all'ospedale San Raffaele e assicurare assistenza e cura ai pazienti”.Lo ha dichiarato in Consiglio regionale l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro,Valentina Aprea assicurando l'impegno della Giunta della Regione Lombardia a riprendere le trattative con le parti sociali e la proprietà della struttura ospedaliera dopo l'esito negativo della mediazione svolta dalla Prefettura di Milano.
L'assessore al Lavoro, a nome dell'intera Giunta, ha raccolto l'invito del Consiglio regionale - contenuto in una mozione approvata all'unanimità - ad agire subito con tre obiettivi:
riapertura del tavolo delle trattative tra le parti, per trovare soluzioni alternative al licenziamento; congelamento delle procedure di licenziamento già attivate e reintegro dei lavoratori già licenziati; rendere noto e trasparente il piano di rilancio aziendale.
 
“E' nostro interesse ripristinare con urgenza la regolarità occupazionale e funzionale e gli elevati standard di qualità, oggi a rischio, dell'ospedale San Raffaele.E' inoltre un nostro obiettivo che cessino gli atti di blocco che possono mettere in difficoltà i pazienti e le persone che necessitano di interventi”. Ha affermato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo in Consiglio regionale prima che il Consiglio stesso votasse all'unanimità una mozione sulla situazione del nosocomio milanese.
 
Il vice presidente ha inoltre sottolineato la necessità di "evitare strumentalizzazioni" da parte della politica.
 
"Non sono tra le prerogative di Regione Lombardia - ha sottolineato, facendo riferimento agli interventi di alcuni consiglieri - l'assetto organizzativo e la gestione della materia contrattuale nei rapporti privati". L'assessore alla Salute ha poi ricordato come i poteri di controllo siano in capo alle Asl, cui spetta verificare le eventuali irregolarità sul mantenimento dei requisiti organizzativi e irrogare, se è il caso, le necessarie sanzioni.
Il vice presidente ha poi rimarcato come Regione Lombardia nel 2012 abbia approvato una delibera che prevede per gli erogatori di diritto privato accreditato con il Servizio sanitario nazionale il possesso non solo dei requisiti tecnologici, strutturali e organizzativi ma anche presupposti di affidabilità (corretta gestione economica e patrimoniale) e di moralità.
"Regione Lombardia - ha concluso il vice presidente - intende perseguire l'impegno già profuso nei mesi scorsi per la salvaguardia dei posti di lavoro, dei livelli di eccellenza dell'ospedale e dei professionisti sanitari che vi lavorano".

23 aprile 2013
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