Friuli Venezia Giulia. Progetto farmacovigilanza: 10 cittadini su 100 segnalano reazioni avverse
I cittadini, entrando nelle farmacie, in questi ultimi mesi sono stati messi a conoscenza che chiunque può segnalare un effetto avverso di un farmaco e sono stati sensibilizzati a riportare gli effetti spiacevoli che avevano manifestato. L'iniziativa svolta in collaborazione con Fofi e Federfarma.
16 LUG - Far conoscere ai cittadini la possibilità di partecipare al miglioramento della sicurezza dell'uso dei farmaci oggi in commercio, attraverso la segnalazione dei loro potenziali effetti avversi, con il supporto della professionalità dei farmacisti. E' questo l'obiettivo principale del progetto interregionale di farmacovigilanza "Il farmacista nella segnalazione delle reazioni avverse da parte del cittadino", promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Nei giorni scorsi si sono tenuti gli incontri conclusivi dei primi tre mesi di lavoro.
L'iniziativa, che si inserisce nell'ambito delle iniziative di farmacovigilanza promosse e finanziate dall'Agenzia italiana del Farmaco, è stato realizzata dalla direzione Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Federfarma, con gli Ordini dei farmacisti e con le Aziende per i servizi sanitari. I cittadini, infatti, entrando nelle farmacie, in questi ultimi mesi sono stati messi a conoscenza che chiunque può segnalare un effetto avverso di un farmaco e sono stati sensibilizzati a riportare gli effetti spiacevoli che avevano manifestato.
Nei tre mesi di lavoro sin qui svolto i farmacisti hanno intervistato oltre 21 mila cittadini ed hanno informato la popolazione sull'importanza di riportare e far conoscere le reazioni avverse che si associano all'uso del farmaco. Una volta raccolte, le informazioni sono state analizzate dalle Aziende sanitarie e dalla direzione Salute della Regione e sono state inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza, contribuendo così a migliorare la conoscenza sul profilo di sicurezza dei farmaci oggi comunemente utilizzati. L'apporto delle segnalazioni spontanee, infatti, nei casi più significativi, può contribuire a modificare le condizioni d'uso del medicinale o addirittura determinarne, in alcuni rari casi, il ritiro o la sospensione dal commercio.
Tra gli oltre 21.000 intervistati, più di 2.000 persone hanno riferito al proprio farmacista di fiducia di aver avuto una reazione avversa da farmaci nel recente passato. Oltre 1.700 hanno poi accettato di ricevere il modulo Aifa per la segnalazione delle reazioni avverse.
16 luglio 2013
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