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Basilicata. Indagine su qualità Pronto Soccorso: il 65% dei cittadini è soddisfatto


Ottime le valutazioni per i triage e per le sale d'attesa, qualche criticità invece sulla lunghezza dei tempi e sul controllo del dolore. Soltanto il 3% degli intervistati non tornerebbe a farsi curare presso la stessa struttura. 

16 LUG - Quanto sono soddisfatti i cittadini che si rivolgono ai presidi di Pronto Soccorso lucani? Il livello di accoglienza, di cure e di informazioni è all’altezza delle loro aspettative? Per rispondere a questi e ad altri quesiti la Regione Basilicata ha chiesto che venisse effettuata un’indagine nelle Aziende sanitarie lucane con l’obiettivo di rilevare l’esperienza e il grado di soddisfazione di un campione di utenti del servizio di Pronto Soccorso. L’indagine ha riguardato un campione di 1327 pazienti che nel periodo ottobre-novembre 2012 si sono recati in un Pronto Soccorso lucano, nelle sedi di Potenza, Matera, Melfi, Lagonegro, Policoro e Villa d’Agri. E il 65% degli intervistati ha fornito una valutazione ottima o buona della qualità dell'assistenza ricevuta.

La valutazione del personale del triage è positiva: il 73 per cento dà una valutazione buona o ottima alla cortesia, il 71,5 per cento alla sua capacità di comprendere la gravità del problema di salute. La valutazione delle strutture evidenzia un giudizio positivo per il comfort della sala d’attesa (60 per cento dei giudizi sono ottimi o buoni), la sua pulizia (71 per cento ottimo o buono e la pulizia dei bagli (60 per cento). Qualche criticità si registra sui tempi di attesa (l’82 per cento dei pazienti ha atteso meno di un’ora per la visita del medico, l’8 per cento ha dichiarato oltre due ore) e per il controllo del dolore: i pazienti ritengono che il personale del Pronto Soccorso non abbia fatto quanto possibile per controllare il dolore; tuttavia il 27 per cento dà una valutazione ottima o buona e il 30 per cento è ampiamente soddisfatto.

Per quanto riguarda l’informazione ricevuta in merito alle proprie condizioni di salute, il 65 per cento dichiara di essere stato informato adeguatamente sia sulle sue condizioni che sui trattamenti, il 22 per cento dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione e il 17 di aver ricevuto informazioni discordanti. Più che positivo il giudizio sul personale medico e infermieristico: il 70 per cento dei pazienti ha dichiarato che il personale “è sempre stato disponibile ad aiutare”, che è stato cortese (69 per cento), che ha fornito informazioni chiare (67 per cento) e che i colloqui “si sono svolti nel rispetto della privacy (78 per cento). Meno positiva la loro capacità di aiutare i pazienti a superare ansie e preoccupazioni: i medici hanno ottenuto il 48 per cento di giudizi postivi, gli infermieri il 42.

In conclusione oltre il 65 per cento dei pazienti dà una valutazione ottima o buona della qualità dell’assistenza ricevuta (solo l’8 per cento si dichiara insoddisfatto) e al lavoro di squadra (solo l’8 per cento non è soddisfatto); soltanto il 3,3 per cento non tornerebbe a farsi curare nello stesso Pronto Soccorso.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano - era quello di far emergere con chiarezza il livello di gradimento dei pazienti che si rivolgono al nostro servizio di Pronto Soccorso perché conoscere i dati  significa poterli migliorare. L’azione del governo regionale e del Dipartimento è volta a mettere a disposizione delle direzioni strategiche aziendali e dei vari responsabili delle strutture ospedaliere, un sistema di informazioni utile per migliorare la qualità dell'assistenza ed il clima interno. Sono certo che i direttori generali faranno tesoro di questo lavoro che la Regione mette loro a disposizione, intervenendo in maniera puntuale  per risolvere le criticità emerse. La Regione – ha concluso Martorano - continuerà a monitorare i dati nella loro evoluzione”. 

16 luglio 2013
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