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Lazio. Emanato nuovo decreto per nutrizione artificiale a domicilio


Ogni Asl sarà dotata di un'apposita equipe che riceverà le prescrizioni e metterà in connessione gli ospedali con i Centri di assistenza domiciliare. Sono circa 1400 le famiglie interessate che potranno effettuare la richiesta presso il medico di base per usufruire del nuovo servizio.

02 SET - Emanato nel Lazio un nuovo decreto in materia di nutrizione artificiale che consentirà ai pazienti di ricevere le cure direttamente a casa. I cittadini interessati dovranno accettare esplicitamente il trattamento a domicilio e condividerne la responsabilità, dopo esserne stati opportunamente informati. L’assistenza viene erogata dall’Unità ospedaliera Nad (Nutriuzione artificiale domiciliare) in collaborazione con le equipe Nad e con i Cad, centri di assistenza domiciliare, composti da personale medico e infermieristico con specifiche competenze. 
Secondo il decreto ogni Azienda Asl dovrà essere dotata di una equipe Nad, che provvederà a ricevere le prescrizioni per gli assistenti domiciliati nelle Asl di riferimento, mettendo in connessione gli ospedali con i Cad, registrando i trattamenti in corso per i pazienti e segnalando alle commissioni eventuali incongruenze.
 
Nel Lazio sono circa 1400 le famiglie interessate che potranno fare richiesta presso il medico di base per usufruire del nuovo servizio messo a disposizione dall’ente. Le procedure Nad saranno erogate al paziente che ne farà richiesta, al di fuori delle strutture ospedaliere e, dunque, a domicilio, con la conseguente riduzione dei tempi di degenza e delle spese per i nosocomi interessati. Il decreto stabilisce inoltre la creazione di un ‘Coordinamento dei centri di assistenza domiciliare’, che si avvale di professionisti esperti in materia, con lo scopo di consentire ai cittadini che necessitano di nutrizione artificiale domiciliare una migliore accessibilità ai servizi.
 
“Abbiamo deciso di mettere ordine  – spiega il commissario ad acta e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – in una materia che attendeva da anni di essere rivoluzionata. Abbiamo operato sempre nell’ottica di produrre risparmi per le spese delle strutture ospedaliere e migliorare i servizi offerti ai cittadini che necessitano di cure e assistenza specifiche. Il tema dell'umanità delle cure e dei bisogni del malato deve diventare centrale nella nostra regione. La nutrizione artificiale domiciliare interessa migliaia di famiglie nel Lazio che non riescono da sole ad offrire ai loro cari le cure utili alla guarigione o in ogni caso al sostentamento. L’obiettivo del decreto dunque è anche quello di non far sentire sole queste persone, offrendo un servizio che, se reso nell’ambito delle mura domestiche, porta benefici nella vita dei pazienti e delle persone che sono loro vicine”.  
 

02 settembre 2013
© Riproduzione riservata

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