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Legge di stabilità. Errani: maxi-emendamento insoddisfacente


Le Regioni lanciano l'allarme sul maxi-emendamento perchè  “non risponde alle necessità di dare una serie di servizi fondamentali per le persone, le famiglie e le imprese”. Chiedono quindi  un incontro in tempi rapidi a Governo, presidenti di Camera e Senato e capigruppo di tutte le forze politiche per spiegare le loro ragioni.

11 NOV - Insoddisfacente. Così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, ha bollato nel corso di una conferenza stampa nella sede del Cinsedo, il maxiemendamento alla legge di stabilità, depositato dall’Esecutivo alla Camera. “Il tema della manovra ha una relazione diretta e oggettiva con il federalismo fiscale fiscale – ha detto Errani – e su questo dobbiamo fare delle importanti considerazioni”. Anche perché l’azione del Governo “non risponde alle necessità di dare una serie di servizi fondamentali per le persone, le famiglie e le imprese”.
Non solo, dal presidente Errani è arrivata anche una bacchettata al Governo per il mancato incontro con le Regioni: “Riteniamo sia stato un errore, da parte del Governo, non avere dato seguito all’incontro con le Regioni – ha spiegato Errani – avevamo avevano chiesto un incontro politico per arrivare a un accordo partendo dalla persa d’atto della insostenibilità della manovra in relazione ai tagli e con particolare riferimento al trasporto pubblico locale e alla sanità”. Servizi fondamentali, appunto, per cittadini e imprese.
Per questo, le Regioni hanno chiesto un incontro al Governo, ai presidenti di Camera e Senato e ai capigruppo di tutte le forze politiche. “Vogliamo spiegare le nostre ragioni – ha sottolineato - e chiedere uno sforzo al Governo con cui vogliamo fare un accordo.  Sappiamo che il momento è complicato – ha aggiunto Errani – ma lavoriamo per la piena collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Con questa manovra si verifica una oggettiva insostenibilità dei bilanci regionali. I tempi dell’incontro col Governo devono essere rapidissimi. Auspichiamo quindi che si possa uscire da questa impasse”.
Per le Regioni il maxiemendamento non prevede alcun allentamento del Patto di stabilità, ha spiegato Errani. Tant’è che, ha aggiunto il governatore della Basilicata, Vito de Filippo, è previsto solo un reintegro di 200 milioni per le politiche sociali e 100 per le borse di studio. “Sono fondi reintegrati dopo il taglio che era stato operato dalla manovra, ma non c’è  nessun mancato taglio da 1,2 miliardi”. Inoltre è prevista una copertura dei ticket per la specialistica per 4 mesi.
Una cosa poi è certa, ha concluso Errani: “Noi vogliamo un federalismo fiscale nei tempi più rapidi possibili, per questo oggi abbiamo approvato gli emendamenti allo schema di decreto sul federalismo regionale. Emendamenti che consegneremo al Governo già oggi. Dobbiamo capire qual è l’equilibrio complessivo dell’assetto del federalismo fiscale, non si può continuare a discutere su decreti separati”.
Errani ha, infine ricordato che quanto sostenevano a luglio, ossia che i tagli della manovra erano troppo sbilanciati a sfavore delle regioni, non era fantasia: “Il maxiemendamento – ha detto – dà copertura alle varie voci con quel miliardo e 700 milioni riferito al fondo della presidenza del Consiglio”. Insomma, il taglio reale a carico dello Stato era di soli 200 milioni, contro gli oltre 4 miliardi per il 2011 sui trasferimenti alle Regioni.

11 novembre 2010
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