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Assistenza Transfrontaliera. A Bolzano via libera ai primi criteri per i rimborsi


In attesa del Dlgs statale, la Giunta provinciale ha definito oggi i primi criteri per i rimborsi delle prestazioni sanitarie ottenute all'estero. Fermo restando che per i casi urgenti, e per coloro che sono stati indirizzati all'estero dall'Azienda sanitaria altoatesina, il rimborso rimane del 100%, negli altri casi verrà restituita una cifra pari a quella prevista dal tariffario locale.

02 DIC - L'entrata in vigore della direttiva europea sulla libera circolazione dei pazienti all'interno della UE risale al 25 ottobre ottobre scorso, ma il provvedimento che sancisce il diritto dei cittadini europei ad avvalersi dei diversi sistemi sanitari nazionali, godendo in forma diretta delle stesse prestazioni sanitarie garantite dagli stati di appartenenza, necessita di essere recepita da un decreto legislativo entro il 4 dicembre. In attesa di questo passaggio, la Provincia di Bolzano ha in ogni caso già definito criteri base e linee guida per l'applicazione concreta della mobilità dei pazienti.
Per quanto riguarda i casi urgenti, non vi saranno modifiche di sorta, con “l'Azienda sanitaria che continuerà a rimborsare il 100% delle spese sostenute dai pazienti residenti in Alto Adige che sono dovuti ricorrere alle cure di una struttura sanitaria all'estero, e lo stesso criterio varrà anche per coloro che sono stati specificatamente indirizzati dall'Azienda sanitaria verso ospedali e cliniche straniere. La direttiva europea, infatti, riguarda tutti i trattamenti non acuti e quelli programmabili, e si applica ai servizi forniti da strutture pubbliche e private di 28 paesi dell'Unione Europea, con l'esclusione di Svizzera, Norvegia, Svezia, Islanda e Lichtenstein”.

Hanno diritto al rimborso tutti i cittadini residenti in Alto Adige che siano in possesso di una prescrizione della prestazione da parte del proprio medico di base o di un medico specialista che opera in Provincia di Bolzano. Per quanto riguarda l'entità della cifra riconosciuta al paziente che decide di farsi curare all'estero, l'Azienda sanitaria altoatesina si baserà su un tariffario locale delle prestazioni che prevede somme inferiori rispetto a quelle effettivamente richieste al di fuori dei confini provinciali, con il paziente che dovrà dunque farsi carico della differenza.

Non ricadono nel campo dei trattamenti sanitari riconosciuti come rimborsabili le terapie di riabilitazione, i trapianti di organi e l'inseminazione artificiale. Con la definitiva approvazione della delibera da parte della Giunta provinciale, prevista per lunedì prossimo, verranno anche definiti i dettagli per la creazione di un punto informativo presente all'interno dei singoli distretti socio-sanitari, presso il quale richiedere le informazioni utili anche per via telefonica. Nel frattempo gli interessati potranno rivolgerei all'Ufficio mobilità internazionale dei pazienti dell'Azienda sanitaria di Bolzano.
 

02 dicembre 2013
© Riproduzione riservata

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