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Calabria. Cure primarie. Presentato il progetto sperimentale per l’Uccp dell’Asp di Catanzaro


La sperimentazione del servizio di assistenza prevede, in unico luogo fisico, la presenza, per l'intero arco delle 24 ore, di medici di famiglia, medici di guardia medica e specialisti. L’avvio del servizio nasce con l’obiettivo di ridurre gli accessi con il cosiddetto “codice bianco” nei pronto soccorso, potenziare la prevenzione e arginare il trattamento ospedaliero di patologie croniche come diabete e ipertensione.

13 GEN - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha presentato il progetto sperimentale denominato “Unità Complesse di Cure Primarie” (UCCP) dell’Asp di Catanzaro. Alla conferenza, informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta , hanno preso parte anche l’Assessore regionale al Personale Domenico Tallini e il DG dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso.
 
 
L’avvio di questo servizio nasce con l’obiettivo di ridurre gli accessi con il cosiddetto “codice bianco” nei pronto soccorso, potenziare la prevenzione e arginare il trattamento ospedaliero di patologie croniche come diabete e ipertensione. La sperimentazione del servizio di assistenza, che è partita inizialmente a Lamezia Terme, è stata estesa ad altre cinque realtà territoriali della provincia: Catanzaro, Catanzaro Lido, Borgia, Soverato e Soveria Mannelli-Decollatura e prevede, in unico luogo fisico, la presenza, per l'intero arco delle 24 ore, di medici di famiglia, medici di guardia medica e specialisti. Il bacino di interesse è di circa 77 mila persone, pari al 22.8% della popolazione residente nella provincia.
 
Le caratteristiche del modello prevedono una sede unica con studi medici, ambulatorio “codici bianchi”, ambulatorio di patologia, postazione di continuità assistenziale. La dotazione tecnologica prevede: standard di studio B, ECG-MAP, ecografo multidisciplinare, telemedicina, spirometro. Come personale medico sono previsti: cardiologo, pneumologo, chirurgo, geriatra, diabetologo e infermieri professionali.
 
 
“Questa attività avviata dall'Asp di Catanzaro - ha dichiarato il presidente Giuseppe Scopelliti - mette concretamente in campo sul territorio un servizio che si fonda sull'idea di far collaborare una serie di professionalità mediche e sanitarie a disposizione del territorio. All'interno di questa struttura il paziente avrà la possibilità di trovare sempre il proprio medico di famiglia, che è colui che conosce perfettamente la sua storia clinica, insieme ad altre professionalità come i medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche) e degli specialisti. E questo a differenza di quanto potrebbe accadere con un accesso in una struttura ospedaliera dove non si ha contezza del pregresso del paziente.
 
In questo modo - ha aggiunto il Presidente Scopelliti - si realizza una sanità a mio giudizio vincente e più rispondente ai bisogni della collettività. Ringrazio i medici che hanno voluto sposare il progetto, che va incontro alla necessità di una sanità, come è nella nostra visione, sempre più vicina al cittadino. E’ una sperimentazione che parte da Catanzaro ma che va certamente rafforzata anche nelle altre provincie calabresi”.
 
 “La vera rivoluzione nella sanità – ha dichiarato l’Assessore Domenico Tallini - sta avvenendo attraverso questo modo nuovo di concepire l’assistenza ai cittadini. L’avvio della costruzione dei nuovi ospedali, tra cui anche quello di Catanzaro, la rete territoriale e questo progetto di unità complesse di cure primarie, sono tutti fatti concreti per i quali va dato il grande merito al Presidente Scopelliti, anche nella sua qualità di Commissario straordinario. Ha voluto affrontare il problema della sanità in un momento di gravissima difficoltà economica, con un pesante debito, riuscendo ad ottenere buoni risultati anche in termini di credibilità con il Governo e al tavolo Massicci. Se abbiamo chiesto sacrifici ai calabresi - ha successivamente dichiarato l’Assessore Tallini - lo abbiamo fatto per ottenere servizi migliori”.
 
“Rispetto alla visione ‘ospedalocentrica’ che abbiamo ereditato - ha affermato il Dg dell’Asp di CatanzaroGerardo Mancuso - adesso presentiamo un progetto che rappresenta un passo in avanti decisivo verso la medicina territoriale che è mancata in questi anni. L'UCCP ha l'obiettivo di evitare ai pazienti di recarsi in ospedale per problematiche da codice bianco”. Alla presentazione erano presenti, inoltre i Sindaci dei Comuni coinvolti nel progetto.

13 gennaio 2014
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