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Umbria. All’Ao Perugia record di raccolta differenziata


L’impegno dell’Azienda per il corretto smaltimento dei rifiuti ha permesso di far salire i livelli di raccolta differenziata dal 16,89% del 2011 al 41% del 2013. Dal 2013 attivo anche un impianto fotovoltaico e una centrale di trigenerazione. Il Dg Orlandi: "Sostanziali risparmi di emissioni oltre che economici”.

04 FEB - L’Ao di Perugia è amica dell’ambiente. E l’impegno profuso per il corretto smaltimento dei rifiuti comuni ha permesso di segnare il record di raccolta differenziata, che dal 2011 al 2013 è passata dall’iniziale 16,89% al 41%, “quota tra le più alte di Italia per le strutture sanitarie e incremento davvero notevole se si considera che in ospedale non tutti i materiali possono essere avviati a recupero, quando soggetti a contaminazione da sostanze e medicamenti”.

I dati del successo dell’Ao in materia di raccolta differenziata sono stati presentati ieri alla presenza di Wladimiro Boccali, Sindaco del Comune di Perugia; Lorena Pesaresi, Assessore Politiche energetiche ed ambientali Comune di Perugia; Walter Orlandi, Direttore Azienda Ospedaliera di Perugia; Manuela Pioppo, Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera di Perugia; Giuseppe Sassaroli, Direttore Generale Gesenu S.p.A; Massimo Pera, Dirigente Servizi Gesenu S.p.A.

L’Ospedale di Santa Maria della Misericordia è un Polo Sanitario di eccellenza, una città nella città: 15.000 visitatori al giorno, 52 strutture complesse, 800 posti letto, 9 milioni di prestazioni ambulatoriali l’anno. Una quantità di rifiuti prodotti, sanitari e non, per gestire i quali l’azienda ha messo da tempo in atto una efficace campagna informativa e pratica. Il piano di raccolta differenziata è stato attuato con l’installazione capillare di contenitori diversificati per tipologie di rifiuti, ogni fase ha comportato l’impegno di tutti e il coordinamento degli addetti alle pulizie di ciascun reparto. Sono stati consegnati n. 400 cestini per camere degenza e bagni, n. 120 mastelli per medicherie, sale medici ed infermieristiche, n. 30 contenitori in alluminio per i corridoi. La campagna d’informazione e di sensibilizzazione ha riguardato ogni livello d’intervento professionale, interno ed esterno: direzionale, medico, infermieristico, ausiliario e di fornitura servizi.  Si sono svolti numerosi incontri formativi, che hanno coinvolto circa 650 operatori, e sono state realizzate campagne di comunicazione costanti con adesivi, locandine, promemoria, volantini, video. Inoltre è stato messo in atto un monitoraggio costante delle attività e il dato finale di valutazione qualitativa e quantitativa “che conferma, nonostante la raccolta differenziata spinta nelle strutture ospedaliere in Italia non sia  ancora molto diffusa, che tra gli Ospedali di grandi dimensioni, dove non figurano esempi significativi, il Santa Maria della Misericordia è una valida eccezione”.

“Abbiamo sempre creduto nella necessità di azioni qualificanti e concrete per quanto riguarda l’impatto ambientale e la salute pubblica, in considerazione dell’ampiezza del nostro Ospedale (oltre 200mila mq) e dei benefici da garantire alla collettività”, ha commentato Walter Orlandi, Direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. “Da quando la campagna di adesione al progetto di raccolta differenziata è partita – ha proseguito -, si è sviluppato un cambiamento culturale che ha coinvolto sia gli operatori sanitari che i cittadini, con risultati positivi, ancora migliorabili, ma già di piena soddisfazione, tenuto  conto il breve tempo a disposizione per dare luogo a questa nuova fase. L’Ospedale di Perugia si è impegnato anche nell’ecosostenibilità, inaugurando nel 2013 un impianto fotovoltaico e una centrale di trigenerazione, che permettono un sostanziale risparmio di emissioni oltre che economico. Queste attività – ha concluso Orlandi - confermano un  concetto già espresso in più occasioni, ovvero, che la cura dell’uomo appartiene al medico, ma  l’uomo ha l’obbligo di prendersi cura del proprio habitat socio sanitario quale luogo di salute”.

04 febbraio 2014
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