Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Campania. La Regione accelera sugli accreditamenti. Ma sui laboratori c'è lo stop del Ministero

di Ettore Mautone

l ministero della Salute e delle Finanze ritengono non proponibili gli accreditamenti in assenza della indicazione della soglia minima di efficienza da raggiungere nel piano di riordino dei lavoratori di analisi. Per gli ex convenzionati della Campania la dead-line è il prossimo 31 ottobre, ma la dalla Regione si punta a chiudere entro il 30 giugno.

27 MAR - Accreditamenti delle strutture sanitarie private: la Regione Campania accusa tuttavia una battuta di arresto con lo stop acceso dal ministero della Salute e delle Finanze che ritengono non proponibili gli accreditamenti in assenza della indicazione della soglia minima di efficienza da raggiungere nell’ambito delle aggregazioni definite dal decreto commissariale n. 109 dello scorso novembre (piano di riordino dei laboratori di analisi). Mentre a Roma la Corte costituzionale riprende in mano, in un’udienza che si è svolta proprio oggi, il ricorso del governo contro la legge campana già bocciata per due volte dai giudici della Consulta.
 
“Una piccola battuta di arresto – avverte Ettore Cinque, sub commissario per la sanità regionale intervenuto al Forum promosso dall’Aspat (associazione sanità accreditata territoriale) - un incidente di percorso facilmente superabile. Abbiamo già programmato un incontro a Roma per chiarire questo nodo. Del resto la legge 4 del 2011 non impugnata dal governo e non caducata, dispone esattamente il contrario. Ovvero prima gli accreditamenti e poi la rete e le aggregazioni in fase di attuazione. Risponderemo dunque con le nostre controdeduzioni ponendo anche una questione politica laddove i ritardi oggettivi della Campania in questo campo, con la proroga concessa dal governo al prossimo 31 ottobre, ci devono vedere impegnati a disegnare un percorso comune fondato sul pragmatismo”.
 
Per gli ex convenzionati della Campania la dead-line - per entrare a pieno titolo nelle rete delle strutture che erogano prestazioni in nome e per conto del servizio sanitario regionale - è il prossimo 31 ottobre. Ma la Regione, per voce di Mario Vasco, direttore generale del dipartimento per la Salute della Campania, intende centrare l’obiettivo già entro il prossimo 30 giugno.
 
“Il nostro obiettivo – avverte Vasco – è completare l’iter degli accreditamenti entro il prossimo 30 giugno”. Rispetto alle 1536 domande giunte un anno fa alla piattaforma informatica attivata dalla Soresa spa (società partecipata regionale per la sanità) sono state lavorate dalle Asl circa l’80 per cento delle istanze. “Tutto l’iter definito dalle legge 4 del 2011 è stato rispettato – avverte Vasco - abbiamo completato il vaglio dei centri della Asl Napoli 3 sud e quelli relativi alla Asl di Benevento. Per Caserta siamo in fase avanzata di istruttoria. Stiamo anche definendo i decreti commissariali per i laboratori di analisi”.

Pronto a dare man forte alle ragioni della Campania al tavolo interministeriale di verifica sul Piano di rientro dal deficit è Raffaele Calabrò consigliere per la sanità del presidente della Regione Stefano Caldoro e parlamentare del Nuovo centro destra. “Siamo in una fase di recupero – spiega Calabrò - i pagamenti, dopo anni di crisi hanno raggiunto una fase di stabilità. Esistono ancora criticità nei Comuni per la remunerazione delle cure erogate agli anziani, a cronici e disabili nell’ambito dei piani di zona che sono oggi l’anello debole delle finanze della pubblica amministrazione. Siamo anche impegnati ad approfondire e definire la programmazione dell’assistenza territoriale, ancora in fase embrionaria. Anche i momenti contrattuali tra Asl ed erogatori sono in fase di definizione. Dalla teoria bisogna ora passare alla pratica per definire in maniera operativa i ruoli e le funzioni delle unità territoriali per le cure primarie e dell’ospedale del territorio da gestire in piena sintonia con i medici di medicina generale la cui nuova funzione è stata già definita dall’accordo integrativo regionale.
 
La riforma è ineludibile e passa anche per una nuova contrattazione. Servono i percorsi: il paziente non può fare la spola dal medico di famiglia al poliambulatorio e poi all’ospedale. Stiamo definendo percorsi omogenei per ridare appropriatezza ai livelli essenziali di assistenza. Il paziente deve essere seguito dal suo medico di riferimento e poi curato in un circuito virtuoso e in un sistema organizzato ridando all’ospedale di zona e territoriale il ruolo un tempo conferito all’ospedale di elezione che oggi deve sempre più occuparsi solo e soltanto delle cure ad alta complessità”.
 
Sul tappeto resta la certificazione dei crediti del settore sociosanitario: mercoledì prossimo a Roma alla vicepresidenza della Camera l’Aspat insieme alle altre associazioni di categoria (in prima fila anche l’Anisap) chiederà risposte al default dei Comuni. “L’obbligo a certificare i crediti lascia il tempo che trova se le banche non comprano i crediti a causa del rating dei Comuni inguardabile – sottolinea Pier Paolo Polizzi, presidente Aspat, la norma c’è: attiene al fondo di garanzia per le Pmi con fidejussioni ad hoc che consentono di acquisire i crediti”. Anche qui un percorso da disegnare. E Calabrò assicura il suo appoggio. 
 
Ettore Mautone

27 marzo 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy