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Sicilia. Nasce il ‘codice rosa’ per le donne vittime di violenza


Il programma "Codice Rosa", già attivo a Ragusa con una task force dedicata per prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza. Emanata direttiva dall’Assessorato alla Salute.

20 APR - Per le donne vittime di violenza e i minori maltrattati nasce in Sicilia il "Codice Rosa" per intervenire in maniera indistinta e immediata nei casi di violenza che arrivano al Pronto Soccorso. L'Assessore alla Salute ha emanato una specifica direttiva per estendere in tutto il territorio regionale le procedure di coordinamento tra personale sanitario  specializzato e la Procura della Repubblica competente per territorio.
Il programma "Codice Rosa", già attivo a Ragusa con una task force dedicata per prestare immediate cure mediche e sostegno psicologico a chi subisce violenza, diventa, tra le iniziative di tutela del benessere sociale, il modello da implementare per prevenire e contrastare la diffusione del fenomeno della violenza e del maltrattamento a danno di donne e bambini.

“La violenza – si legge in una nota dell’Assessorato alla Salute - è un vero problema di salute pubblica e come tale deve essere affrontato con la consapevolezza delle conseguenze che determina in chi la subisce, con effetti sulla salute fisica e psicologica che meritano risposte con interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria”.

“Si tratta – prosegue il comunicato -  di una risposta assistenziale concreta, consistente in un percorso di presa in carico già nella prima fase di accoglienza al Pronto Soccorso, caratterizzato da tempestività degli interventi nel rispetto della privacy e da procedure che assicurano percorsi dedicati in raccordo con le forze dell'ordine. A tal scopo saranno definiti protocolli d'intesa in ogni territorio. Gli interventi personalizzati prevedono la presa in carico da parte di operatori sanitari qualificati (ginecologo, ostetrica, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, ecc...) fino alla pianificazione di interventi riabilitativi e di supporto psicologico e sociale per il superamento del trauma, nonchè la messa in opera di strategie di contrasto finalizzate alla prevenzione e all'emersione del fenomeno”.

“Di fronte alla complessità dei bisogni espressi dalla popolazione, occorre sempre più - afferma l'Assessore Lucia Borsellino - intervenire in modo integrato e sinergico con tutti gli attori del sistema, con il più ampio coinvolgimento dei cittadini attraverso anche il volontariato, i Comitati Consultivi Aziendali, le Associazioni dei pazienti. In coerenza con questa linea, il Codice Rosa diventa uno strumento operativo di sostegno alla cultura della non violenza e di protezione sociale”.

20 aprile 2014
© Riproduzione riservata

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