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Biotestamento. Roma dà il via libera al registro. Marino: "Ognuno deve avere la libertà di scegliere"


“In attesa che il Parlamento colmi questo vuoto normativo, in discussione da oltre cinque legislature, il Campidoglio farà la sua parte. Ognuno deve avere la libertà di scegliere quali terapie accettare e quali rifiutare", ha commentato il sindaco Marino. Il provvedimento nasce da un’iniziativa popolare di Se non ora quando? e Consulta Bioetica.

27 GIU - L’Assemblea capitolina ha approvato una delibera di iniziativa popolare che istituisce il Registro comunale delle dichiarazioni anticipate di trattamento. A darne notizia è una nota del Comune, in cui si spiega che nelle dichiarazioni il cittadino potrà scegliere a quali cure sanitarie intende sottoporsi in caso di malattia grave e irreversibile.
 
“E’un risultato importante che mi vede impegnato da molti anni”, ha commentato il sindacato Ignazio Marino. Che ha aggiunto: “Come chirurgo, che spesso si è confrontato con situazioni di fine vita, oltre che come sindaco, sono convinto che ognuno debba avere la libertà di scegliere quali terapie accettare e quali rifiutare: con la certezza che se una persona vuole ricevere tutti i trattamenti esistenti deve avere ogni garanzia che ciò avverrà. Allo steso modo, chi ritiene di rinunciare a un trattamento o a un intervento chirurgico che giudica sproporzionato deve potervi liberamente rinunciare. E’ noto che la grande maggioranza degli italiani sia favorevole ad una legge sul testamento biologico. In attesa che il Parlamento colmi questo vuoto normativo, in discussione da oltre cinque legislature, il Campidoglio farà la sua parte permettendo ai cittadini di depositare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento in tutti gli uffici decentrati. Ringrazio i promotori della delibera popolare e l'Assemblea capitolina per aver permesso questo passo di civiltà”, ha concluso Marino.
 
“Grande soddisfazione” è stata espressa dalla Consulta di Bioetica onlus e Se non ora Quando. “È importante e giusto promuovere le nuove libertà anche alla fine della vita, proponendo regole per la coesistenza di persone che seguono orientamenti diversi nel rispetto degli altri”, affermano in una nota in cui ringraziano Marino per “aver dato seguito all’impegno preso in occasione dell’Assemblea Cittadina ‘Le nuove libertà: fine vita poter scegliere’ tenutasi il 1 aprile scorso in Campidoglio per richiedere l’istituzione del registro dei testamenti biologici a Roma”.

In una lettera inviata alle due Associazioni, organizzatrici dell’incontro, Ignazio Marino aveva dichiarato la sua disponibilità a presentare all'assemblea capitolina le richieste contenute nel manifesto presentato. “Sono onorato che oggi in Campidoglio sia affrontato il tema del testamento biologico e della necessità di dare corso a tutto ciò che è utile per la sua attuazione nel rispetto dei diritti di ciascuno. Un tema delicato, che sta a cuore a questa Amministrazione”.

27 giugno 2014
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