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Sardegna. E' guerra totale alla peste suina. Costituita task force per debellarla


L'unità di missione sarà composta da un comitato di indirizzo che coinvolgerà gli assessorati di Agricoltura, Sanità e Ambiente. l’Unione europea e il ministero della Salute hanno più volte richiamato la Regione ad adottare misure più incisive soprattutto adeguate al contrasto dell’allevamento illegale.

04 LUG - Una unità di missione guidata da un comitato ristretto di indirizzo che coinvolge tre assessorati (Agricoltura, Sanità e Ambiente) e che sarà coordinato dal presidente è il primo passo con il quale la Giunta regionale tenta di dare una svolta radicale alla lotta per l’eradicazione della peste suina nell’isola. Una delibera di indirizzo ad hoc fornisce una prima risposta.

Si tratta di un problema che sta assumendo dimensioni non solo sarde: l’Unione europea e il ministero della Salute hanno più volte richiamato la Regione ad adottare misure più incisive soprattutto adeguate al contrasto dell’allevamento illegale, che come è noto è alla base del problema.
E’ consistente anche l’aspetto economico del problema: la peste suina, di carattere infettivo e diffusivo, danneggia gli allevatori sardi impedendo il libero scambio in ambito comunitario e internazionale di animali vivi e soprattutto dei prodotti da essi ottenuti.

Il primo atto sarà la redazione di un piano d’azione straordinario che, visti i fallimenti passati, dovrà contenere elementi fortemente innovativi. “Per esempio – spiega l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi – dovrà accompagnare gli allevatori che ancora praticano il pascolo brado verso la legalizzazione della loro attività. Dovrà spiegare loro la convenienza anche economica, di quella scelta. Non basta una politica repressiva”. Oltre a tutti gli strumenti di coordinamento e di controllo del reale abbattimento degli animali infetti, il piano dovrà definire le premialità per gli allevamenti con elevata e certificata biosicurezza.

L’unità di missione, che sarà instituita con un decreto del presidente della Regione, entro venti giorni dalla costituzione presenterà al comitato di indirizzo ristretto, per poi passare all’approvazione in Giunta, in piano di azione straordinario che individua le priorità e le strategie. E dovrà definire i tempi e le risorse impegnate. Il comitato ristretto di indirizzo dovrà redigere a sua volta un apposito disegno di legge da sottoporre con urgenza al Consiglio regionale per definire il quadro legislativo di inserimento delle specifiche competenze dell’unità di missione.
 

04 luglio 2014
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