Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Riparto sanità 2011: scontro tra Nord e Sud per i 106 mld del fondo. Ecco le prime tabelle


La proposta del ministero della Salute (vedi allegati all'interno) ricalca quella dello scorso anno, senza nessuna valorizzazione della “deprivazione sociale”. E nella discussione le Regioni si dividono al di là delle appartenenze politiche: un “fronte del Nord” che accetta solo la pesatura per età contrapposto alle regioni meridionali che chiedono di “pesare” anche la realtà socioeconomica.

10 GEN - Nel 2011 il finanziamento complessivo per la sanità pubblica sarà di 106,45 miliardi. Ora però il problema all’ordine del giorno è quello di come ripartire tra le Regioni questa cifra e in particolare i 103, 963 miliardi di euro corrispondenti alle somme non vincolate del fondo sanitario (nella proposta di riparto non sono infatti comprese le quote vincolate per gli obiettivi di piano e le altre voci con vincolo di spesa). La Conferenza dei presidenti regionali dedicata a questo tema è già stata convocata per il prossimo 20 gennaio, mentre in questa settimana dovrebbe istruire la materia la Commissione Salute delle Regioni.

La proposta già avanzata dal ministero della Salute, sintetizzata da Quotidiano Sanità, non presenta sostanziali novità rispetto ai criteri utilizzati negli ultimi anni. In sostanza, si utilizza una ripartizione procapite secca per la prevenzione e la medicina territoriale, una ripartizione pesata per età per la medicina specialistica, mentre per l’assistenza ospedaliera si divide a metà: 50% con quota capitaria secca, 50% con quota capitaria pesata. Infine l’assistenza farmaceutica (predeterminata al 13,3% del totale) risulta di fatto valutata secondo il mix complessivo. Il risultato è dunque che circa il 60% del riparto viene realizzato utilizzando esclusivamente la ripartizione procapite, mentre il restante 40% è corretto in base all’età della popolazione.
A questi criteri si devono poi aggiungere le correzioni “a lapis”, ovvero quegli aggiustamenti patteggiati di volta in volta tra le Regioni.

Da molti anni le Regioni del Sud chiedono che vengano rivisti i criteri per il riparto del cosiddetto fondo sanitario nazionale, introducendo indici di valorizzazione delle situazioni di disagio sociale ed economico (che producono sempre un maggior consumo sanitario). In questa direzione andava anche il Documento elaborato dall’Agenas, su richiesta della Conferenza delle Regioni, reso pubblico lo scorso novembre. Ma questa revisione dei criteri non sembra, ancora una volta, aver trovato applicazione. Lo scontro, sebbene mai esplicitato, è tutto interno alle stesse Regioni e assolutamente trasversale agli schieramenti politici: a difendere una rigida applicazione della sola pesatura per età si schierano Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, contrapponendosi dunque alle Regioni meridionali.
E quest’anno lo scontro potrebbe essere ancora più aspro, visto che il bilancio sanitario 2011 sarà la base per il calcolo dei costi standard nel 2013, come prevede il decreto sul federalismo fiscale.

E.A.
 

10 gennaio 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy