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Esclusivo. Sanità privata. Dal 1 gennaio convenzioni a rischio per quasi la metà delle strutture


Nessuna proroga, per ora, alla scadenza degli accreditamenti provvisori con il Ssn delle strutture private. Ma le Regioni sperano in un emendamento al Milleproghe. A rischio 6.063 strutture (pari al 45,8% del totale) che non hanno ancora raggiunto l’accreditamento definitivo come previsto dalla vecchia finanziaria 2007 del governo Prodi. In ritardo soprattutto Centro, Sud e regioni Nord orientali.

12 GEN - Lo hanno cercato in molti, tra le pieghe dell’ultimo decreto legge Milleproroghe, ma l’atteso slittamento della scadenza per l’accreditamento definitivo delle strutture sanitarie private, già prorogata di 12 mesi l’anno scorso, non c’era.
E così, passate le feste, si è creata una di quelle situazioni tipicamente italiane nelle quali nessuno sa bene cosa fare. Da un lato le Regioni, che sperano in un emendamento al decreto Milleproroghe nel corso della sua conversione in legge, dall’altro le case di cura e le altre strutture private con accreditamento provvisorio che, di fatto, così dice la legge, dal 1 gennaio scorso non sono più accreditate con il Ssn.
Si parla di provvedimenti regionali tampone, di sanatorie post proroga, e di altro ancora. Ma al momento, salvo appunto una nuova proroga, legge alla mano non c’è dubbio: le 6.063 strutture sanitarie private non ancora “riaccreditate” in modo definitivo, risultanti dall’ultima indagine dell’Agenas che ha fotografato la situazione al mese di luglio 2010, rischiano di operare in assenza di convenzioni con le Regioni.
Le situazioni più critiche le troviamo al Centro e al Sud e nelle Regioni Nord orientali. Ma vediamo qual è la situazione nel dettaglio, sempre secondo quell’indagine che, ovviamente, potrebbe non rispecchiare totalmente la realtà dato che da luglio (mese di rilevazione) ad oggi, molte strutture private potrebbero anche aver sanato la loro posizione.

Chi ce l’ha fatta
Nell’insieme delle 13.224 strutture, quelle definitivamente accreditate in Italia sono il 54,2%. La
distribuzione dell’accreditamento definitivo per area geografica è nel seguente ordine decrescente:
1. Italia Nord-Occidentale: 89,8%
2. Italia Insulare: 77,4%
3. Italia Nord-Orientale: 35,7%
4. Italia Centrale: 28,1%
5. Italia Meridionale: 24,1%

Definitivi e provvisori
Hanno raggiunto il traguardo dell’accreditamento definitivo 7.161strutture, ossia il 54,2% del totale. Invece, il 19,2% delle strutture (2.536) ha ancora un accredito provvisorio, mentre il restante 26,7% (3.527) presenta situazioni molto diversificate, ma sempre provvisorie, risalenti quasi tutte al settore socio-sanitario e per le quali, la stessa Agenas, suggeriva una proroga fino al 2013 per l’accreditamento definitivo.

Le case di cura
Nello specifico, le Case di cura definitivamente accreditatein Italia sono il 65.2%.
Questa la classifica delle aree con la più alta percentuale di strutture accreditate:
* Italia Nord-Occidentale: 96,5%
* Italia Insulare: 81,3%
* Italia Nord-Orientale: 78,4%
* Italia Centrale: 39,3%
* Italia Meridionale: 34%

Specialistica ambulatoriale
Il 54,9% degli Ambulatori radiologia, Laboratori analisi, ecc, sono definitivamente accreditati. Vediamo percentualmente la loro distribuzione per area geografica:
* Italia Nord-Occidentale: 100%
* Italia Nord-Orientale: 82,5%
* Italia Insulare: 80,8%
* Italia Centrale: 40,1%
* Italia Meridionale: 21,4%.
 
Strutture di Riabilitazione (Centri ex art. 26 L. 833/78 + Residenze disabili fisici e psichici)
Hanno conquistato l’accredito definitivo il 41,8% di queste strutture. Le strutture definitivamente accreditate sono così distribuite:
* Italia Nord-Occidentale: 88,4%
* Italia Insulare: 55,1%
* Italia Meridionale: 22,1%
* Italia Centrale: 20,8%
* Italia Nord-Orientale: 12,8%
 
Residenze per anziani
Il 63.3% delle residenze per anziani è definitivamente accreditato. Questa la loro collocazione:
* Italia Nord-Occidentale: 89,5%
* Italia Meridionale: 71,7%
* Italia Insulare: 55,8%
* Italia Nord-Orientale: 14,7%
* Italia Centrale: 7,2%.
 
Residenze per dipendenze patologiche
Sono definitivamente accreditateil 57,3% delle strutture. Sono situate:
* Italia Nord-Occidentale: 93,8 %
* Italia Nord-Orientale: 82,6 %
* Italia Meridionale: 20,3 %
* Italia Insulare: 18,2 %
* Italia Centrale: 11,5 %
 
Residenze psichiatriche
Sono solo il 42,1% le residenze psichiatriche definitivamente accreditate.
Questa la loro distribuzione per area geografica:
* Italia Nord-Occidentale: 74,8 %
* Italia Insulare: 67,4 %
* Italia Meridionale: 25,4 %
* Italia Nord-Orientale: 21,4 %
* Italia Centrale: 12,2 %
 
Residenze per malati di Aids
Appena il 2,6% delle residenze dedicate alle persone affette da Aids è accreditata definitivamente e sono tutte dislocate nel Centro Italia (6,3 %)
 
Hospice
Gli Hospice definitivamente accreditatiin Italia sono il 45,2%, così distribuiti per macro-aree:
* Italia Meridionale: 71,4 %
* Italia Nord-Occidentale: 61,8 %
* Italia Nord-Orientale: 26,9 %
* Italia Centrale e Insulare: 0,0 %

12 gennaio 2011
© Riproduzione riservata

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