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Piemonte. Saitta: "Per analisi laboratorio e prestazioni specialistiche siamo oltre standard nazionali. Bisogna invertire trend"


E' il monito lanciato dall'assessore alla Sanità nel corso di una riunione della quarta Commissione regionale. "Necessario raggiungere un livello di appropriatezza nelle prescrizioni, ad esempio di risonanze magnetiche, che oggi registra a Torino e provincia volumi paragonabili alle abitudini consumistiche americane”.

14 NOV - “Così come per la spesa farmaceutica, anche per le analisi di laboratorio e le prestazioni specialistiche in Piemonte dobbiamo invertire una tendenza che ci vede superare i livelli standard nazionali. Abbiamo bisogno di tornare a governare la domanda e l’offerta: non solo e non tanto per risparmiare risorse, ma per raggiungere un livello di appropriatezza nelle prescrizioni, ad esempio di risonanze magnetiche, che oggi registra a Torino e provincia volumi paragonabili alle abitudini consumistiche americane”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, nel corso della riunione della quarta Commissione regionale.

In Italia lo standard di riferimento sul numero medio di prestazioni pro capite/anno è 12, di cui 9 per le analisi di laboratorio: in Piemonte invece ci si attesta su un numero medio pro capite di prestazioni di 16 e mezzo a testa, cioè oltre 4 prestazioni più dello standard nazionale.

“Considerando che il valore medio per prestazione è di 15 euro ciascuna, significa che una riduzione di solo 2 prestazioni a testa all’anno porterebbe un risparmio al Piemonte di 130 milioni senza troppa fatica. Il costo complessivo delle prestazioni specialistiche per la sanità piemontese si aggira sul miliardo all’anno -aggiunge Saitta. Quindi ogni percentuale anche minima di maggiore appropriatezza che riusciremo ad ottenere, educando prima di tutto l’utenza a non eccedere e ricercando la massima collaborazione dai medici di base e dagli specialisti ospedalieri, aiuterà il Piemonte ad intraprendere un cammino virtuoso".

Oggi nessuna delle Asl e delle Aso piemontesi rispetta le indicazioni ricevute già in passato su un contenimento degli esami di laboratorio e la città di Torino è certamente quella che registra i volumi più elevati: il consumo di prestazioni tocca punte di 15.8 prestazioni pro capite nell’Asl TO2 e 14.8 nell’Asl TO1.

“Con una risonanza in meno ogni 100 abitanti solo a Torino risparmieremmo 5 milioni ogni anno. Come abbiamo già previsto nel programma operativo - conclude l’assessore- la problematica della specialistica ambulatoriale dovrà essere messa a sistema con la creazione del call center unico per il territorio torinese per gestire le prenotazioni degli utenti, comprendendo sia le otto aziende pubbliche che tutto il sistema del privato convenzionato”.
 

14 novembre 2014
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