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Lazio. Asl Rm/F. Raggiunto accordo sul ruolo unico della Medicina Generale


L'intesa riguarda i medici di Continuità Assistenziale (per il passaggio a 38 ore settimanali), i medici dei Servizi (con la possibilità di aumentare il monte ore o raggiungere il tempo pieno con incarico di CA), i medici di Assistenza Primaria, i giovani medici inseriti in graduatoria regionale e chi è in possesso del titolo di formazione per la Medicina Generale.

21 MAR - Raggiunto l’accordo sul ruolo unico della Medicina Generale nella Asl RmF. L’intesa è frutto di una complessa trattativa svolta dalla Direzione Generale, Sanitaria e Amministrativa dell’Azienda sanitaria, su proposta di Ermanno De Fazi, responsabile aziendale Ssmi - Area Convenzionata.
“La proposta ha sostenuto in toto l’idea del ruolo unico come modello di integrazione e completamento delle varie configurazioni contrattuali della Medicina Generale, orientato al raggiungimento del tempo pieno”, ha dichiarato De Fazi.

I destinatari dell’accordo, incaricati a tempo indeterminato o determinato ed in condizioni di compatibilità contrattuale, sono: i medici di Continuità Assistenziale (per il passaggio a 38 ore settimanali), i medici dei Servizi (con la possibilità di aumentare il monte ore o raggiungere il tempo pieno con incarico di CA), i medici di Assistenza Primaria (con basso numero di scelte), i giovani medici inseriti in graduatoria regionale e chi è in possesso del titolo di formazione per la Medicina Generale.

“L’impiego dei colleghi - ha sottolineato De Fazi - sarà rivolto ad attività ambulatoriali, svolte anche in orario diurno feriale con turni di 6 ore, sia presso il Posto di Primo Intevento (P.P.I.) in funzione 24h e destinato a diventare modulo aggiuntivo della Casa della Salute (Cds), sia nella gestione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici dei pazienti cronici (moduli orari di 3 ore), in sinergia con i medici di Assistenza Primaria delle UCP territoriali, che presteranno parte delle loro attività oraria nella medesima struttura aziendale. Il compenso economico delle attività orarie è conforme a quanto previsto dall’ACN 2009, dall’AIR Lazio 2006 e dall’ultimo AIR Lazio del 2014”.

Infine, ha aggiunto il sindacalista, “questo accordo rappresenta un grande successo e un notevole passo avanti per cercare di risolvere tutte quelle problematiche, contrattuali e professionali che, finora, hanno generato discriminazioni ed ostacolato una visione univoca della professione medica svolta nel Ssn”.

21 marzo 2015
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