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Emilia Romagna. Piano anti deficit dell’Asp Bologna: taglio stipendi dirigenti e chiusura contenziosi


Obiettivo: il pareggio di bilancio nel 2016. Il piano prevede anche l’utilizzo del monte ferie non godute e la razionalizzazione delle sedi non più utili dopo l'unificazione del 'Giovanni XXIII', 'Poveri Vergognosi' e 'Irides' in una Asp unica.

08 MAG - Riduzione dello stipendio dei dirigenti, utilizzo del monte ferie non godute, razionalizzazione delle sedi e chiusura dei contenziosi legali in corso, con l'obiettivo di "raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016". Sono alcune delle azioni del piano di rientro della nuova Asp Città di Bologna, l'azienda pubblica di servizi alla persona nata dall'unificazione delle preesistenti 'Giovanni XXIII', 'Poveri Vergognosi' e 'Irides', presentato dall'amministratore unico, Gianluca Borghi, dal direttore generale, Elisabetta Scoccati, e dall'assessore comunale alla Sanità, Luca Rizzo Nervo.

Finora, hanno spiegato, si è avuta una riduzione del disavanzo, che da 1,3 milioni è passato a 700mila euro. Buona parte dei risparmi è arrivata proprio dalla fusione delle vecchie Asp, che tra cda e direttori generali costavano 455mila euro l'anno, mentre oggi “con amministratore e direttore unici costano 135mila euro – ha spiegato Scoccati - Altri 60mila euro vengono da un taglio agli stipendi dei dirigenti, che hanno anche deciso di ridursi i buoni pasto".
In vista del raggiungimento del pareggio di bilancio si è agito pure sulle ferie arretrate, soprattutto dei dirigenti, e si sono ridotte a 20,5 le giornate di malattia dei dipendenti, che fino al 2013 "erano di 23 giorni l'anno, su 17 riconosciuti dalla legge regionale", ha detto l'amministratore unico Borghi.

Passando alla razionalizzazione delle sedi, delle tre delle precedenti Asp due sono state messe in affitto con un bando pubblico, visto che l'intera amministrazione dell'Asp unica sarà trasferita in viale Roma. Saranno inoltre risparmiati altri 350mila euro l'anno attraverso la chiusura della srl 'Bologna per il sociale'.

Altro impegno della nuova dirigenza è quello di concludere i contenziosi legali in corso, "tranne - ha precisato Borghi - quello per la vecchia casa di cura 'Santa Marta'", struttura per la quale è stata avanzata una proposta di trasformazione in studentato.
 
 

08 maggio 2015
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