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Costi standard. Chilelli (Federsanità): “In Italia sono già realtà. Si implementi la rete per evitare nuovi tagli lineari”

di Enzo Chilelli

Il Network N.I.San, è una rete finalizzata allo scambio di informazioni relative ai costi standard delle attività sanitarie. Oggi questo gruppo di lavoro, che ha prodotto delle vere linee guida, conta 25 aziende aderenti (per un totale di ben 40 ospedali). Il metodo prodotto da questo network oggi può essere replicato in qualunque struttura grazie a Federsanità Anci.

03 GIU - La crisi economica, di cui il nostro Paese è ancora vittima nonostante l’ottimismo di molti, costringerà a nuovi tagli sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e, se non si darà vita ad una riorganizzazione dei costi, ci ritroveremo di fronte all’ennesimo taglio lineare o come amo definire macrospecifico (un taglio lineare mal camuffato). In materia di costi standard è necessario avviare un processo di riflessione e contestualmente dare il via ad azioni concrete che trasformino quella che potremmo definire una cultura del finanziamento standard. Questo atteggiamento culturale porta ad una degenerazione qualitativa dell’offerta sanitaria, senza contare che ogni efficienza del paese o qualunque innovazione in termine di gestione dei costi viene svilita e danneggiata da finanziamenti basati ancora su elementi quantitativi e non qualitativi.
 
Non ci sono più scuse e se qualcuno crede che scegliere il percorso dei costi standard possa mettere in pericolo una tenuta del sistema, venga a vedere il successo di iniziative come N.I.San., di cui dopo racconterò. Insomma, è necessario avviare un processo di eguaglianza sanitaria che passa attraverso la necessità di valorizzare chi lavora bene e mettere in condizione gli altri di emularlo. Un processo meritocratico e democratico che migliorerà la gestione della cosa pubblica in ambito sanitario.

Sono entusiasta di alcune delle dichiarazioni del Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, Renato Botti, il quale ha chiarito come quando si parla di costi standard bisogna uscire dalla logica della mera siringa, ma determinare il rapporto tra costo e qualità del servizio erogato. Ma tengo a sottolineare che la confusione e l’assenza di una determinazione chiara ci ha portato in questi anni ad una stato confusionale che ha provocato diseguaglianze anche all’interno delle singole regioni, poiché non si riesce a misurare l’efficienza e a dare a questa un valore chiaro.
Cosa succederà se vi sarà una nuova riduzione del Fondo per il Servizio Sanitario Nazionale? Come faremo a tagliare senza parametri oggettivi di efficienza? Succederà che ricorreremo nuovamente a tagli lineari che di norma penalizzano chi è maggiormente efficiente (è già successo molti anni fa ai Comuni che avevano esternalizzato i servizi pubblici locali). Senza considerare il danno concreto che subiranno i cittadini stessi.

Esiste tuttavia un possibilità per dare vita ad un vero processo di efficientamento e standardizazzione dei costi sanitari. Questa possibilità è nata sei anni fa grazie alla volontà di tre Direttori Generali di Aziende Sanitarie, Adriano Lagostena, Domenico Francesco Crupi e Adriano Marcolongo che, insieme alla competente collaborazione del Professor Alberto Pasdera, hanno dato vita al Network N.I.San.. Il Network Italiano Sanitario per la condivisione dei costi standard è una rete finalizzata allo scambio di informazioni relative ai costi standard delle attività sanitarie. Oggi questo gruppo di lavoro che ha prodotto delle vere linee guida conta 25 aziende aderenti (per un totale di ben 40 ospedali) ed è la terza banca dati europea sulla misurazione dei costi effettivi con all’interno oltre tre milioni di ricoveri.

Il metodo prodotto da questo network di aziende sanitarie oggi può essere replicato in qualunque struttura grazie a Federsanità ANCI che ha industrializzato la procedura e la base informativa. Così oggi il trasferimento di competenze è estremamente breve e poco costoso e sarebbe auspicabile che ogni Azienda Sanitaria adottasse questo modello per evitare quegli iniqui tagli lineari che tanto male fanno al Servizio Sanitario Nazionale. Insomma, i costi standard in Italia esistono già, basta avere la volontà per avviare questa piccola rivoluzione della governance aziendale. Venticinque Direzioni aziendali hanno avuto il coraggio di affrontare questo spinoso tema aderendo al Network N.I.San., non resta che seguirli.
 
Enzo Chilelli
Direttore Generale
Federsanità ANCI 


03 giugno 2015
© Riproduzione riservata

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