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Marche. Giovani e droghe: sono i padri i primi a chiedere aiuto


Quando un figlio fa uso di droga, sono i papà i primi a cercare informazioni ed aiuto. E' quanto dimostrato i primi dati della campagna informativa delle Marche,“Chi Ama Chiama”. Dal 4 ottobre al 31 dicembre 2010 sono arrivate al numero verde 118 telefonate. Due chiamate su tre erano da parte di padri che, nel 38% dei casi, chiedevano informazioni sulle droghe pesanti.

23 FEB - Un numero verde a cui chiedere aiuto o informazioni se sai o sospetti che tuo figlio faccia uso di sostanze stupefacenti. E' l'iniziativa della Regione Marche. Si chiama Chi Ama Chiama”, è stata inaugurata lo scorso 4 ottobre ed consiste in numero verde 800 01 2277 per rispondere a tutti quei dubbi e preoccupazioni legati all’uso ed abuso di droghe, legali ed illegali, riguardanti in particolar modo i giovani. Operatori appositamente formati, psicologi e counsellor, effettuano una prima analisi di ciascun quesito ricevuto ed offrono un primo livello di informazioni.
I risultati dell'iniziativa sono stati resi noti oggi. Il primo dato ad emergere è che dei genitori che si sono rivolti al numero verde, il 60% era padre contro il 40% di madri. Per i padri la classe d’età maggiormente rappresentativa è risultata essere quella dei 40/50 anni (38%); le madri avevano invece per il 38% un'età compresa tra i 40/50 anni e per il 37% tra i 50/60 anni.
Il 38% dei genitori ha chiesto informazioni sulle sostanze pesanti (eroina e cocaina); il 25% sui cannabinoidi, il 15% sull'alcol, il 12% sulla dipendenza da gioco, il 6% sui disturbi alimentari, il 2% sulle amfetamine e il 2% sugli psicofarmaci.
Ed il 79% degli utenti si  è dichiarato molto soddisfatto del servizio reso.
Dall’inizio della campagna al 31 dicembre 2010, sono arrivate complessivamente 118 telefonate, a cui sono seguiti 16 invii ai Servizi specialistici territoriali dell'Asur. A livello territoriale i contatti telefonici si sono così distribuiti: Ancona (59); Fermo (32); Pesaro e Urbino (10); Ascoli Piceno (9); Macerata (6).

“Con questa campagna – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Luca Marconi - abbiamo voluto rafforzare e potenziare i fattori protettivi che contrastano l'uso di sostanze psicoattive e che concorrono al contenimento e riduzione della richiesta di droghe da parte dei giovani. La famiglia, da questo punto di vista, gioca un ruolo fondamentale. L’attenzione e la disponibilità dei genitori all’ascolto e la ricerca di una comunicazione che si mantenga aperta anche negli anni difficili dell'adolescenza e della giovinezza, rappresentano fattori protettivi”.






 

23 febbraio 2011
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