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Emilia Romagna. Spesa stabile, ma cresce la farmaceutica ospedaliera. In calo i vaccini. I dati della sanità regionale nel 2014


La spesa del Servizio sanitario regionale si è assestata a 8,6 miliardi, +0,29 rispetto al 2013. Fornitori pagati in media entro 74 giorni. Spesa farmaceutica territoriale in calo dell’1,4%, ma l'ospedaliera sale del 6,4%. Vaccinazioni pediatriche scese sotto la copertura del 95%, mentre la copertura antinfluenzale tra i 65enni è scesa al 50%. IL RAPPORTO

31 DIC - Un anno di sistema sanitario dell’Emilia-Romagna raccontato attraverso i dati di attività, la spesa, le strutture al 31 dicembre 2014. E’ l’annuale rapporto realizzato dalla Regione, giunto alla 13ma edizione e pubblicato oggi sul sito regionale dedicato alla Sanità. “Ne emerge – commenta la Regione - un Servizio sanitario che conferma solidità, sia per quanto riguarda la qualità dell’assistenza che dal punto di vista finanziario. E che, in un contesto storico e macroeconomico particolarmente delicato, è proiettato nel futuro, mantenendo le sue peculiarità e i suoi principi (universalismo, equità) e coniugando sostenibilità e qualità attraverso innovazione (clinica e organizzativa) e una più concreta integrazione tra servizi e competenze”.

Dalla carta di identità delle Aziende sanitarie e dai dati sulla popolazione all’andamento della spesa sanitaria e sociosanitaria e farmaceutica, dalle prestazioni dell’assistenza ospedaliera (posti letto, ricoveri, attrazione extraregionale, tempi di attesa, pronto soccorso) alle prestazioni della specialistica ambulatoriale (visite ed esami) la pubblicazione fornisce informazioni e dati e propone chiavi di lettura attraverso grafici e tabelle.

Nelle 46 pagine sono affrontati i temi dell’assistenza in gravidanza e in tutto il percorso nascita (con l’attività dei Consultori familiari), dell’assistenza domiciliare, della salute mentale (adulti e minori) e delle dipendenze. Il punto inoltre sui programmi di screening, sulla rete regionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, sul sistema regionale per le donazioni di sangue, sulla vigilanza nei luoghi di lavoro, su tutta la filiera alimentare, sulle vaccinazioni.

Ecco una sintesi del principali dati

LA SPESA
Nel 2014 la spesa del Servizio sanitario regionale è stata di 8,6 miliardi di euro (+0,29 rispetto al 2013). La spesa pro-capite è stata di 1.940,61 euro (+5,5% rispetto al 2013). Continuano a diminuire i tempi medi di pagamento ai fornitori della sanità: nel 2014 i fornitori di beni e servizi in appalto sono stati pagati in media entro i 74 giorni (-17,4% rispetto al 2013). Nell’arco di quattro anni la riduzione è stata del 75%.

La spesa farmaceutica territoriale (la parte più rilevante della spesa farmaceutica) ha confermato il calo degli ultimi anni: -1,4% rispetto all’anno precedente, assestandosi a 776.456.066 di euro. In crescita, invece, del 6,4% la spesa farmaceutica ospedaliera, pari nel 2014 a 464.015.801. In totale, dunque, la spesa farmaceutica regionale complessiva è cresciuta dell’1,4%, assestandosi a 1.240.471.867.

SCREENING
Sempre alto i risultati dei programmi di screening per la prevenzione dei tumori (per mammella adesione del 75,4%, per il collo dell’utero del 60%, per il colon-retto del 50,8%) sia per l’adesione ai test da parte delle persone invitate dalle Aziende sanitarie, sia per la capacità di arrivare precocemente alla diagnosi, aumentando le possibilità di guarigione.

VACCINI
Le coperture delle vaccinazioni, invece, mostrano un trend di flessione negli ultimi anni, ma questo, sottolinea la Regione, è “in linea con quanto accade a livello nazionale”. Nel dettaglio, nel 2014, sia per le vaccinazioni “obbligatorie” che per quelle raccomandate pediatriche, i valori sono scesi al di sotto del 95%, ossia quel valore di copertura che garantisce il mantenimento di una ottimale protezione della popolazione e riduce di molto la circolazione delle malattie. Il calo più consistente si registra per la vaccinazione contro il morbillo, che al 24° mese di vita risulta essere pari a 88,3% (era 91,3% nel 2013), con un calo di tre punti percentuali in un anno.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale antinfluenzale 2014-2015, il calo è stato ancora più consistente ma, sottolinea la regione, “condizionato anche dalle notizie riguardanti il ritiro di alcuni vaccini a inizio stagione per presunti effetti avversi gravi – poi smentiti”. Nel dettaglio sono state somministrate circa 81.000 vaccinazioni in meno rispetto allo scorso anno (663.000 dosi rispetto a circa 744.000) con una diminuzione pari all’11%. La copertura rilevata a fine campagna nei soggetti con età superiore a 65 anni è pari al 50%, con un calo rilevante rispetto alla già bassa copertura del 55,8% rilevata per la stagione precedente.

ASSISTENZA TERRITORIALE E FRAGILITA’
Prosegue lo sviluppo in tutta la regione delle Case della Salute: sono 72 le strutture già operative.
Aumentano le persone in assistenza domiciliare: 102.947nel 2014, rispetto alle 102.531 del 2013. E aumentano i posti residenziali e semiresidenziali convenzionati per l’assistenza a persone anziane, con disabilità, con disagio psichico, con dipendenze patologiche: 30.475 nel 2014 (erano 30.057 nel 2013).
Cresce il numero di persone adulte e di minori seguiti dai servizi di salute mentale: 78.605 gli adulti nel 2014 (erano 78.111 nel 2013), 50.734 i minori (48.578). Sono in aumento anche le persone seguite dai SerT: 29.703 nel 2014 (erano 29.217 nel 2013).
La rete dei servizi per le demenze senili è composta oggi da 61 Centri delle Aziende Usl e ospedaliere (erano 56 nel 2013). Sono state 11.513 le nuove diagnosi nel 2014 e si stimano complessivamente circa 70mila persone malate.

OSPEDALI
Nel 2014 confermata la diminuzione del tasso di ospedalizzazione - sceso a 122,3 ricoveri ordinari e a 35,6 ricoveri in day hospital ogni 1.000 abitanti: il dato nel complesso (157,9 per mille) per il primo anno è al di sotto del valore preso a riferimento a livello nazionale (160 per mille).
 
SALUTE E LAVORO
L’attività di vigilanza per la sicurezza nei luoghi di lavoro “si conferma in Emilia-Romagna superiore alla media nazionale”, evidenzia la Regione spiegando che nel 2014 la media dei controlli delle Aziende Usl ha riguardato il 10,2% delle imprese sul territorio (“lo standard nazionale è al 5%”).

31 dicembre 2015
© Riproduzione riservata

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