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Campania. Nomine manager Asl. Legge “De Luca” passa in Consiglio


Approvati due emendamenti di Forza Italia per bilanciare i poteri del governatore. Topo: “Approviamo un provvedimento che condurrà la sanità campana fuori dalla stagione dei commissariamenti”. Cesaro (FI): “Abbiamo introdotto un sistema di controllo e di sanzioni certe per i manager che mancano gli obiettivi”.

31 MAG - Via libera del Consiglio regionale della Campania alla Legge di semplificazione delle procedure di nomina dei Direttori generali delle aziende del Servizio sanitario regionale. Gli unici due emendamenti approvati, sui 33 presentati, portano la firma di Armando Cesaro,  presidente del gruppo di Forza Italia che comunque ha votato contro la legge. Modifiche che tirano il freno alla totale discrezionalità del governatore in tema di scelta dei manager delle aziende sanitarie reintroducendo un margine di controllo sull’operato della giunta agli organi del parlamento regionale.
 
“Abbiamo introdotto un sistema di controllo e di sanzioni certe per i manager che mancano gli obiettivi – avverte Cesaro – e previsto per le eventuali inadempienze di legge la trasmissione dei relativi atti alla Corte dei Conti e soprattutto l’obbligo per il governatore campano di conferire ogni anno in Aula sul lavoro dei direttori generali da lui nominati secondo un principio di responsabilità”.

Di tenore, opposto, ovviamente, le dichiarazioni a caldo del presidente della Commissione, il democrat Raffaele Topo: “Approviamo un provvedimento che condurrà la sanità campana fuori dalla stagione dei commissariamenti”.
 
La Legge – secondo la maggioranza - punta a sbloccare lo stallo che si è creato in questi anni. “Non possiamo continuare con i commissari e i subcommissari. – precisa Topo - allo stato attuale le Asl e le aziende ospedaliere sono commissariate dall’ottobre 2014. La sanità campana, alle prese con una molteplicità di emergenze, non può più permetterselo”. “L’intervento del Consiglio, infatti – aggiunge il presidente della Commissione - si è reso necessario al fine di attuare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in fase di definizione e la conseguente approvazione degli atti aziendali che richiedono il ritorno alla gestione ordinaria delle Aziende, con direttori nei pieni poteri ai quali affidare obiettivi definiti dalla Regione e soggetti al controllo sul raggiungimento dei risultati” spiega ancora il presidente.
 
Con questa legge – conclude l’esponente Pd - la maggioranza si assume la responsabilità, applicando le stesse regole valide per altre regioni, come Toscana e Veneto, di sbloccare la situazione con l’applicazione dei criteri della legge 502/92, adottando la procedura di nomina che prevede di attingere dall’elenco degli idonei della Campania o di altre Regioni”.
 
Netto disappunto invece da parte del Movimento 5 Stelle che si dice pronta a impugnare la legge davanti alla Corte costituzionale.

31 maggio 2016
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