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Lazio. Anaao: “Accordo per precari grazie a svolta voluta da noi”

di Eleonora Albanese

Per Eleonora Albanese, membro dell'esecutivo nazionale, occorre ora che le Aziende elaborino con immediatezza i richiesti Piani di Stabilizzazione, che debbono contenere tutto il personale precario a prescindere dal tipo di rapporto, ed avviino, coordinati dalla regione, la fase concorsuale prevista dal DPCM, da concludere entro il 31 dicembre di questo anno, e dalla legge di stabilità, da concludere auspicabilmente entro il 31 dicembre 2017". 

24 GIU - Con la firma del protocollo di intesa sul precariato siglato il 22 giugno con la Regione Lazio, l‘Anaao ha concluso la prima e complessa fase di un difficile percorso che è stato reso possibile dalla concreta disponibilità della Cabina di Regia della Regione che ha dimostrato di condividere l‘estrema criticità del problema del precariato sanitario, ed ha fatto proprie molte delle proposte Anaao Assomed comprendendo che la questione non va valutata come criticità sul solo versante del lavoro sanitario, ma va considerata come una delle questioni che è alla radice della crisi strutturale ed organizzativa del SSR, che ha determinato in questi anni una pesante caduta di qualità dei servizi assistenziali. Il protocollo infatti si è sviluppato a seguito di un confronto tecnico lungo e costruttivo con le strutture regionali, che ha reso possibile una rilettura critica delle norme intevenute in materia di precariato a livello nazionale, da molti considerate insufficienti per affrontare il problema, sopratutto nelle regioni in piano di rientro.

Si trattava di rivedere l’applicazione del DPCM 6/3/2015 in termini di applicabilità concreta alla luce della revisione delle modalità concorsuali, e, accanto a ciò si rendeva necessario reinquadrare la questione delle risorse disponibili per la stabilizzazione prendendo atto del dato incontrovertibile della avvenuta storicizzazione della spesa dei precari, da sottrarre alle risorse in incremento necessarie per procedere ai nuovi inquadramenti. Per altro l’aver definito come punto di partenza il valore di spesa del personale al 2004 ed essere passati al concetto di „budget“ assunzionale è stato certamente fondamentale per uscire dalla pericolosa palude delle deroghe. Il fatto che nelle altre regioni si constati un ritardo consistente nell’avvio dei processi di stabilizzazione è un evidente segno della complessità della questione ed una indubbia evidenza della qualità del percorso del Lazio su tale tema.

Se quindi con il DCA 154/16 la Regione ha proposto un modello concorsuale applicativo del DPCM 2015, decretando la possibilità per le Aziende e gli Enti del SSR di bandire le procedure concorsuali speciali per la stabilizzazione del personale sanitario precario in possesso dei requisiti del DPCM, ovvero di utilizzare graduatorie concorsuali ancora vigenti, con il protocollo di intesa e il successivo decreto, che la Regione Lazio si impegna ad emanare entro il 15/7/16, è possibile affrontare la questione dei precari atipici utilizzando lo strumento concorsuale che l’Anaao Assomed ha ottenuto nella Legge di Stabilità, con la riserva del 50% per il personale sia a tempo determinato che con rapporti atipici, con tre anni di servizio all’atto del bando concorsuale, legato al rispetto della normativa europea in materia di orario di lavoro.

La Regione, come da noi precedentemente richiesto, ha chiarito che le aziende dovranno presentare entro l’11 Luglio pv il piano assunzionale triennale (2016-2018) e all’interno di questo la previsione per il piano di stabilizzazione, nella quale dovranno comprendere tutto il personale precario, a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro, elencando quindi sia i tempi determinati propriamente detti che i contratti atipici, i 15 Septies i 15 Octies ed ogni tipologia di lavoro flessibile. Anche per i contratti atipici, inoltre, la stabilizzazione potrà avvenire con l’utilizzo di graduatorie vigenti laddove siano in possesso dei requisiti della Legge di Stabilità.

Nelle more dell’espletamento delle suddette procedure concorsuali, la Regione si è impegnata a garantire la proroga di tutti i rapporti di lavoro in essere per conseguire tutte le soluzioni più idonee ad assicurare il mantenimento dei LEA e dell’esperienza acquisita all’interno del SSR.
Auspichiamo a questo punto che le Aziende elaborino con immediatezza i richiesti Piani di Stabilizzazione, che debbono contenere tutto il personale precario a prescindere dal tipo di rapporto, ed avviino, coordinati dalla regione, la fase concorsuale prevista dal DPCM, da concludere entro il 31.12.16, e dalla legge di stabilità, da concludere auspicabilmente entro il 31.12.17.

Eleonora Albanese
Esecutivo Nazionale Anaao Assomed
 

24 giugno 2016
© Riproduzione riservata

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