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Trapianti e trasporti. Cosa cambia ora che la competenza è passata alle Regioni? Esperti confronto nel primo convegno nazionale


L’evento si terrà il 7 luglio a Bologna. Nel corso del convengo tutti gli attori coinvolti nel processo di donazione e trapianto si confronteranno sul nuovo sistema e “vagliando a fondo ogni aspetto che il cambiamento comporterà”. Cnt: “Tra gennaio e dicembre 2015 339 voli e 121 pazienti trasportati”. IL PROGRAMMA

06 LUG - Trasporti e attività di trapianto. Da poco sta entrando a regime la nuova normativa che prevede l’affidamento del servizio alle Regioni e proprio su questa novità sarà strutturato il focus di un Convegno Nazionale, il primo sull’argomento, che si terrà a Bologna domani, 7 Luglio presso il Complesso S. Giovanni in Monte.

“L’accordo Stato-Regioni 55/CSR del 25 Marzo 2015 “Revisione e aggiornamento dell’accordo CSR del 21 dicembre 2006 sul coordinamento dei trasporti con le attività trapiantologiche” ha previsto, introducendo una importante novità in tema,  che siano le Regioni/Province autonome a farsi carico di tutti i trasporti effettuati nell’ambito della attività di prelievo e trapianto, compreso, quando necessario, il trasporto di pazienti candidati al trapianto in occasione della convocazione ricevuta”. Ricorda in una nota il Centro nazionale Trapianti che sottoliena come “nello stesso accordo si conviene che sia il Centro Nazionale Trapianti a definire i requisiti indispensabili per l’affidamento del servizio di trasporto aereo”.
“Per poter assolvere a questo compito – spiega il comunicato - il Centro Nazionale Trapianti ha richiesto la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei materiali dell’Università di Bologna. L’Università di Bologna, a partire dal giugno 2015, ha monitorato il sistema dei trasporti aerei connessi alle attività trapiantologiche al fine di ottenere la mappatura scientifica di tutti i trasporti aerei sul territorio nazionale. Tale studio è stato condotto con un duplice scopo: da un lato quello di razionalizzare il sistema dei trasporti in termini di efficacia ed efficienza, dall’altro il compito di fissare le misure di sicurezza necessarie e i requisiti indispensabili a cui i trasporti devono rispondere”.

Ecco alcuni dei numeri emersi dalla ricerca: in un periodo che va da giugno a dicembre del 2015 in Italia sono stati effettuati 339 voli per il trasporto di materiale biologico, della equipe trapiantologiche e degli organi. Sono stati, inoltre, trasportati 121 pazienti con voli effettuati dalla Aeronautica Militare.
I chilometri percorsi in volo dagli organi sono rispettivamente 50.352,2 per il cuore, 144.929,9 per il fegato, 7.153 per il pancreas, 39.030,2 per il polmone e 161.640 per il rene.

I tempi complessivi di trasporto (dal momento del prelievo a quello del trapianto) in funzione della % «consumata» di tempo di ischemia è, per i trasporti aerei, in un ragne compreso tra il 26,3 e il 52,1 per cento. Tali tempi, dunque, sono compatibili con la qualità dell’organo e possono ulteriormente essere migliorati.

I risultati ottenuti dalla ricerca dell’Università di Bologna hanno permesso al Centro Nazionale Trapianti di redigere le nuove “Procedure operative per l’organizzazione del trasporto di pazienti per trapianto”.
“I trasporti aerei – prosegue - con vettori privati, sono utilizzati per il trasporto di materiale biologico, delle equipe trapiantologiche, degli organi. Sino allo scorso primo luglio il trasporto aereo dei pazienti era eseguito esclusivamente da mezzi dell’aeronautica militare (voli di Stato). A partire da tale data è stata introdotta una novità: il CNT sarà chiamato non solo a contattare il paziente ma a informarlo sulla logistica e attivare tutti mezzi necessari nel caso di trasferimento del paziente, anche i voli aerei. Il paziente in attesa di trapianto sarà, dunque, preso in carico dalla rete trapiantologia sia dal punto di vista clinico che dal punto di vista della logistica e dei trasporti necessari alla realizzazione del trapianto. I centri trapianto e i Centri regionali coinvolti saranno tenuti ad uno stretto coordinamento, tutto sotto la supervisione del Centro Nazionale Trapianti Operativo”. 

La disposizione, come da indicazione della presidenza del Consiglio dei Ministri, mira a limitare l’impiego dei mezzi dell’aeronautica militare (voli di Stato) per il trasporto di pazienti in occasione della convocazione per l’intervento di trapianto ai casi imprevedibili e in presenza di circostanze eccezionali.
“Il 25 maggio scorso – conclude il CNT - una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in accordo con il Centro Nazionale Trapianti, ha provveduto a specificare che è stata prevista una procedura d’urgenza in base alla quale, nei casi in cui le normali disposizioni messe in atto dalle Regioni non siano in grado di effettuare il trasporto, può essere richiesto in via eccezionale e solo dopo un parere positivo del CNT l’intervento di velivoli della flotta di Stato dell’Aeronautica Militare. 

06 luglio 2016
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