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Lombardia. Approvata mozione di Gallera per ridurre le liste di attesa. Borghetti (PD): “Bene, ma ora basta con gli annunci”


Obiettivo della mozione approvata è la condivisione delle agende al fine di ampliare l'offerta attraverso un precorso condiviso tra pubblico e privato. In progetto strade preferenziali per i malati cronici. Ma il Pd regionale alla luce dei numeri auspica che non si tratti solo di annunci.

07 SET - "L'abbattimento delle liste di attesa è un'assoluta priorità mia e di Regione Lombardia, sono contento che su questo punto ci sia sintonia anche con il Consiglio regionale". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera a seguito dell'approvazione da parte del consiglio Regionale della mozione avente oggetto "Liste e tempi di attesa per l'accesso alle strutture sanitarie" presentata da un gruppo consiliare della maggioranza.

"L'impegno su questo fronte - ha sottolineato l'assessore - è massimo. Solo nel 2016 per il contenimento delle liste di attesa abbiamo destinato 47 milioni di euro per le attività ambulatoriali garantite dalle strutture contrattualizzate private e circa 80 milioni per le stesse attività in ambito pubblico. Abbiamo messo in campo politiche mirate come l'apertura degli ambulatori il sabato e la sera che ci hanno fatto compiere un importante passo avanti. La settimana prossima è convocato un tavolo di confronto con la sanità privata. Ad oggi un lombardo che contatta il numero unico per le prenotazioni raggiunge solo le strutture pubbliche, l'obiettivo è la condivisione delle agende al fine di ampliare l'offerta attraverso un precorso condiviso tra pubblico e privato".

"Stiamo, inoltre, costruendo - ha concluso Gallera - strade preferenziali per malati cronici cioè per tutti coloro che con precise cadenze devono sottoporsi a determinati esami, questo permetterà una migliore accessibilità agli altri utenti. Sicuramente una maggiore responsabilizzazione dei direttori generali, come chiesto dal Consiglio, rappresenta uno strumento utile che utilizzeremo".

Di un voto positivo e di un auspicio “Che il centrodestra lombardo si occupi finalmente di risolvere i problemi dei lombardi rispettando impegni già scritti e riscritti negli atti di indirizzo e nelle leggi”. parla il consigliere Pd Carlo Borghetti.

Il Pd fa notare come su 178 milioni di prestazioni sanitarie ambulatoriali, tra visite ed esami, erogate in un anno dal sistema sanitario regionale lombardo, solo poco più di 3 milioni e mezzo (ossia il 2,1%) sono prenotate tramite il call center della Regione, 56.601 tramite internet (0,3%) e 146.015 direttamente in farmacia. Neanche 4 milioni di prestazioni su 178 milioni passano quindi attraverso il sistema di governo della domanda, nonostante ben oltre 2 miliardi di euro siano stati spesi nell'informatica sanitaria da Regione Lombardia dall'entrata in funzione della carta sanitaria regionale (Relazione Annuale Semplificazione).

"Con questi numeri siamo messi male. Verificare un corretto rapporto tra risorse impegnate e benefici reali per i cittadini sarebbe doveroso per Regione Lombardia – dice Borghetti - A poco o niente è servita l'iniziativa Ambulatori Aperti per abbattere le liste d'attesa. Per ottimizzare domanda e offerta serve intanto un'agenda unica che riunisca l'offerta di tutte le strutture. Serve che i sistemi informatici parlino tra di loro. Maroni, a un anno dalla riforma sanitaria, ha annunciato battaglia contro le liste d'attesa lunghissime: speriamo che non succeda ancora come per la più volte annunciata riduzione dei ticket: lettera morta".
 
Lorenzo Proia

07 settembre 2016
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