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Piemonte. Nel 2015 e 2016 raggiunta quota 2.600 assunzioni di personale sanitario


Sostituiti tutti i dipendenti andati in pensione e stabilizzati i precari. Entro il 2016 saranno assunti 100 infermieri, 80 medici, 70 Oss e nel 2017 altre 500 unità. Questo il risultato raggiunto grazie al risanamento dei conti pubblici.

24 OTT - Quando nell’estate del 2014 la Giunta Chiamparino si è insediata, la situazione per quanto riguarda il personale del servizio sanitario regionale era molto grave: il turnover per il settore non sanitario era bloccato al 100% e per il settore sanitario al 50% ormai da anni con gravi problemi per l’organizzazione del lavoro negli ospedali e sul territorio e con un forte calo della produzione.

Ad aprile del 2015, grazie alla dimostrazione di aver avviato il risanamento dei conti pubblici, l’assessorato regionale alla Sanità è riuscito ad ottenere (unica Regione tra quelle sottoposte in Italia al piano di rientro dal debito sanitario) lo sblocco totale per il personale sanitario che ha consentito nel 2015 e nel 2016 di sostituire attraverso assunzioni di nuovi dipendenti e stabilizzazione dei precari tutti i dipendenti andati in pensione: le assunzioni sono state 2.600. Non succedeva da anni.

Gli infermieri (sia a tempo determinato che indeterminato) che hanno cessato l’attività nel 2015 e nel 2016 (fino al 30 settembre) sostanzialmente sono stati tutti sostituiti con nuove assunzioni. Il numero degli OSS è aumentato rispetto al 2014 di 197 unità.
 
I medici (dirigenza medica) che hanno cessato l’attività negli ultimi due anni sono stati 947 (sia a tempo determinato che indeterminato) e gli assunti 934.
Alla fine del 2016 sulla base dei concorsi banditi, il numero degli infermieri crescerà ancora di circa 100 unità, quello degli OSS di 70 e il numero dei medici di 80.

Nel 2014 il numero complessivo dei dipendenti del SSR (tempo indeterminato + tempo determinato) era 55.204, alla fine del mese di settembre 2016 erano 54.632, alla fine dell’anno 2016 saranno circa 54.800. In due anni il numero si è ridotto di circa 400 unità cioè meno dell’1% (0.0073%). Questa riduzione cioè la non sostituzione di chi ha cessato l’attività è avvenuta solo ed esclusivamente nei comparti non sanitari, in prevalenza nel comparto amministrativo e nella dirigenza amministrativa.

Nel 2017 tutto il personale sanitario che cesserà l’attività sarà sostituito e il numero complessivo crescerà ancora di altre 500 unità che serviranno in prevalenza per risolvere il problema dei riposi nelle turnazioni. 

24 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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