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Toscana. Rossi: “Superamento Opg è obiettivo di civiltà”


Con questo intervento il governatore ha aperto la giornata di lavori su “Un progetto regionale per il superamento dell’Opg di Montelupo fiorentino” organizzato dalla Regione e dal centro Franco Basaglia della provincia di Arezzo. Dall’inizio dell’anno sono state 51 le persone dimesse da Montelupo, con un programma personalizzato di reinserimento nella società.

24 GIU - “Il superamento del modello degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) è un obiettivo di civiltà. E la Regione Toscana ha intrapreso con convinzione un percorso che va nella direzione giusta, perché la civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di prendersi cura dei malati e dal rispetto per la dignità di ogni persona umana”. Queste le parole con le quali il governatore regionale, Enrico Rossi, ha inaugurato la giornata di lavori su “Un progetto regionale per il superamento dell’Opg di Montelupo fiorentino”, organizzato a Sant’Apollonia dalla Regione Toscana e dal Centro “Franco Basaglia” della Provincia di Arezzo, che ha chiamato a raccolta operatori, amministratori di altre regioni ed esperti di sanità penitenziaria.


Anche per l’assessore al diritto alla Salute, Daniela Scaramuccia, “in tema di sanità penitenziaria dobbiamo andare avanti sulla strada intrapresa che ha visto la Toscana giocare sempre un ruolo determinante anche a livello nazionale. Senza la Regione Toscana non ci sarebbe stato il Dpcm del 2008 che è il punto di partenza per il percorso di regionalizzazione, cioè del passaggio della funzione sanitaria in tutti gli Istituti penitenziari, compresi gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dal Ministero della Giustizia a quello della Salute”.
Scaramuccia ha poi ricordato che si è ora passati alla “fase due”, ovvero il pieno inserimento della sanità penitenziaria nel sistema sanitario regionale, “nostro obiettivo primario, con tutte le garanzie di qualità, di presa in carico e di efficacia”.


Alla fine del mese di maggio, come ha ricordato l’assessore alla Salute, la Giunta regionale ha approvato il progetto che stabilisce azioni specifiche da avviare e monitorare: dal superamento del rischio suicidio al miglioramento dell’igiene ambientale e all’aumento dell’efficacia degli interventi in emergenza urgenza, attivando il sistema di qualità e sicurezza anche nelle carceri. Un’attenzione particolare viene data alla valutazione e all’accoglienza dei bisogni dei minori in carcere, di cui è stato approvato nei giorni scorsi il progetto attuativo che identifica azioni e soggetti coinvolti.


“Dall’inizio dell’anno a ora sono state ben 51 le persone dimesse da Montelupo – ha ricordato Scaramuccia - con un programma personalizzato di accoglienza e reinserimento dei singoli pazienti. Il percorso non è certo finito, c’è ancora molto da fare. Dobbiamo andare avanti ora – ha concluso - e superare quell’inferno che, come ha scritto un paziente su uno dei muri di Montelupo, è l’indifferenza degli altri”.
 

24 giugno 2011
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